Lei è Katia. Vive a Parma. Ha 5 anni. Cammina mano nella mano con la mamma, d’improvviso vede davanti a sé un contadino che trascina per strada un agnellino. L’animale è appeso a un bastone, a testa in giù, e piange disperato. Katia non ha mai visto niente del genere, è sconvolta, urla. Mamma! Ferma quell’uomo, ti prego! La madre la trascina via. Bambina mia non preoccuparti, non gli succederà nulla di male. Katia la guarda in silenzio, gli occhi lucidi. È una stramaledetta bugia. Si tappa le orecchie e va avanti. Passa un giorno. È ora di cena. La madre le mette sul piatto una bella bistecca. Katia scuote la testa. No, io la carne non la voglio. La donna si arma di pazienza. Figlia mia, non devi più pensare a quello che ha visto, la carne serve per crescere. Katia è irremovibile. Va in classe, parla con le amiche, interroga le maestre. Vuole sapere cosa può fare per salvare gli animali. La risposta è sempre la stessa. Il mondo va così, non puoi cambiarlo, rassegnati. Katia cresce. Continua ad amare gli animali, a ogni ingiustizia piange e soffre per loro, ma in silenzio. Glielo hanno detto in tutte le salse, non può farci nulla. È il 2019. Ha 42 anni. Viene a sapere che proprio nella sua città è in corso una manifestazione contro la sperimentazione sugli animali. Katia resta di sasso, il corpo la spinge ad andare, la mente la blocca. Ha paura di quello che potrà scoprire. Piuttosto che sentirsi ancora impotente, preferisce non sapere. Fa avanti e indietro per casa, poi prende la borsa ed esce. Senza quasi accorgersene si ritrova nel pieno della protesta. Ascolta, parla, vede. Tutte quelle persone credono davvero di poter fare la differenza. Katia si vergogna di se stessa. Si fa dare un megafono, un cartello e marcia con loro. Oggi Katia si batte per la salvezza dei macachi. Appena esce dall’ufficio si arma di cartellone e lotta per i loro diritti fuori dall’università. Non sa se riuscirà a salvarli, ma finalmente ha capito la cosa più importante. Ogni gesto, ogni scelta, conta. Non è vero che non si può cambiare il mondo.
Lei è Katia
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