Quanti Oscar ha vinto? Perché non si è mai presentata a ritirare i premi? Scoprilo.
Lei è Katharine. Nasce in Connecticut, negli Stati Uniti, nel 1907. La madre è una suffragetta, il padre fa il medico. Katharine è una bambina caparbia, le regole le stanno strette, come le gonne. Indossa solo pantaloni. Preferisce giocare con i maschi, fare a gara a chi resiste di più nel lago ghiacciato. Cresce. Resta una ribelle. Katharine è bella, intelligente, ha tutte le porte aperte. I genitori la vedono insegnante, lei fa i bagagli e parte per New York. Vuole recitare. È brava, ha carattere, diventa una star. Nel frattempo non si fa mancare nulla. Matrimonio, premio Oscar, e divorzio. È il 1942. Katharine Hepburn ha 35 anni. Le presentano Spencer, reciterà al suo fianco in un nuovo film. Katharine indossa scarpe col tacco, lo guarda con aria di sufficienza. Lei è un po’ basso per me, Signor Tracy. La risposta è spiazzante. Non si preoccupi, miss Hepburn, la accorcio io. L’attrazione è immediata, ma c’è un problema. Spencer è sposato, ha due figli, e non se la sente di lasciare la moglie. A Katharine va bene così. Non ho bisogno di un uomo sempre in mezzo ai piedi. La carriera va a gonfie vele, Katharine non scende mai a compromessi, rifiuta i ruoli da moglie perfetta. Sul set le nascondono i pantaloni per costringerla a mettere la gonna, lei gira in mutande finché non glieli restituiscono. È il 1965. Spencer finisce in coma, colpa di alcool e psicofarmaci. Quando apre gli occhi scopre di avere il diabete. Katharine si ritrova impreparata all’idea di perderlo. Vieni a stare da me, ti curo io. Katharine mette da parte la carriera. Chi l’avrebbe mai detto, un uomo in giro per casa non è poi così male. È il 1967. Katharine si sveglia nel cuore della notte, allunga il braccio. Spencer? Sente un tonfo, proviene dalla cucina. Corre. Spencer ha avuto un infarto. Muore tra le sue braccia. Katharine non si fa vedere al funerale, non vuole mettere in imbarazzo la moglie. Solo dopo la morte della legittima consorte, ammetterà la relazione. Sì, siamo stati insieme per ventisette anni, un quarto di secolo di felicità assoluta.