Lei è Kalli. Vive negli Stati Uniti, è divorziata, ha un figlio. È l’estate del 2011. L’ex marito Mohamed è al capezzale della madre morente, in Egitto. La chiama. Ti prego, porta nostro figlio, lascia che le dia l’ultimo saluto. Kalli chiede alla sorella di accompagnarli. Partono. Atterrano al Cairo. Mohamed li aspetta in aeroporto, riabbraccia il figlio e fa salire tutti in auto. Parte. Kalli guarda dal finestrino. È un paesaggio sconosciuto. L’auto inizia a sussultare, procede a singhiozzi. Si ferma. Mohamed scende. Ha bisogno di aiuto. Kalli e la sorella scendono a dargli una mano. Lui salta dentro l’auto e parte a tutta velocità. Kalli lo rincorre. Niko sbatte i pugni contro il vetro. Urla il nome della mamma. Piange. Kalli corre finché ha fiato in corpo. Si accascia per terra. L’auto è sparita. Lei e la sorella sono in una strada deserta. Cercano aiuto. Kalli parla con le autorità. Hanno rapito mio figlio. Nessuno la ascolta. È costretta a tornare negli Stati Uniti. Prova la via diplomatica. Niente. Kalli Atteya sbatte contro la burocrazia. Si dispera. Ingaggia una agenzia investigativa. Fa avanti e indietro dall’Egitto. Lo cerca. Non lo trova. Non si arrende. Fa le valigie, si trasferisce al Cairo. Passa più di anno. Kalli ha finito i soldi. È disperata, ma non ha nulla da perdere. Indossa un niqab e si affida a una guida locale. Ci vuole tempo, ma lo trova. Eccolo, il suo Niko. Kalli lo vede. Lo segue a distanza. Per mesi. Da lontano. Nascosta sotto un velo. L’istinto le dice di correre da lui, abbracciarlo e stringerlo al petto. Ma si trattiene. Se fa la mossa sbagliata rischia di perderlo. È una mattina di marzo. Sono passati quasi due anni. Niko scende dal bus che lo porta a scuola. I maestri e la sicurezza sorvegliano il cortile. Kalli si avvicina al figlio. Il cuore le batte forte. Lo guarda. Lui si gira, fissa i suoi occhi. Lei sente, sa che l’ha riconosciuta. Sussurra. Sono la mamma, seguimi. Kalli cammina, lui le va dietro. Si rifugiano in un posto sicuro. Lei lo veste da femmina. Due settimane dopo sono su un volo per gli Stati Uniti.
Lei è Kalli
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