Lei è Jonna. Vive in Svezia. Ha 21 anni. Studia, esce con gli amici, va alle feste, conduce una vita normale. Una notte si sveglia di soprassalto. È sudata, il cuore batte forte, l’ansia la opprime. Jonna impiega ore prima di calmarsi. Pensa a un caso isolato, ma gli attacchi di panico si fanno più frequenti. La sua esistenza diventa grigia, i suoi pensieri negativi. Jonna capisce che è insoddisfatta, ma non sa perché. Una notte sogna una donna che canta sotto il cielo stellato. La sua voce è struggente, bellissima. Jonna apre gli occhi, è agitata ma non come le altre volte. Quel canto le ha trasmesso una sensazione di benessere, l’ha connessa con qualcosa di antico. Fa qualche ricerca, scopre che i suoi antenati vivevano nel nord del paese, allevavano bestiame e quando le mandrie erano al pascolo, ricorrevano proprio a un canto particolare per richiamarle. È il 2011. Jonna lascia l’università. Guida per centinaia di chilometri, finché si ritrova nel villaggio di Grundtjärn, dieci case inglobate da una natura maestosa. Si presenta agli abitanti del posto. Avrò bisogno del vostro aiuto su molte cose, ma prima insegnatemi il kulning, l’antico canto dei pastori. Lo sconcerto iniziale lascia spazio all’orgoglio, sono rimasti in pochi a conoscerlo. Jonna ascolta ipnotizzata. Sente l’anima vibrare, librarsi, divenire un tutt’uno con ciò che la circonda. Lì, nel bel mezzo del nulla, si sente a casa. Il primo anno è duro. Jonna deve risistemare le fondamenta della sua abitazione, impara a fare la legna, a sopravvivere all’inverno rigido e solitario. Si arma di pazienza finché riesce ad avere una mandria tutta sua. Quando cala il sole, Jonna intona quel canto sotto il cielo stellato. I campanacci risuonano nella valle, le mucche fanno ritorno. È una sensazione meravigliosa. Jonna si guarda intorno. Il silenzio, la calma, il lago ghiacciato, l’aria fresca, le luci del nord che danzano nel cielo. Ha reso realtà quello che era solo un sogno. E questo la fa sentire libera. Non ha fatto una scelta di vita estrema, ha ascoltato il suo cuore, e ha agito di conseguenza.
Lei è Jonna
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