Lei è Iolanda Cristina Gigliotti. Iolanda nasce al Cairo. Papà e mamma sono calabresi. Sono emigrati in Egitto nel 1933. Iolanda è una bella bambina. Ma ha un problema: è strabica. Si sottopone a molti interventi agli occhi. Iolanda cresce, sboccia. È bella. Talmente bella da essere eletta Miss Egitto. Ha 17 anni. La strada è tracciata. In fondo c’è il successo. Lei comincia a recitare. Nel 1954 si trasferisce a Parigi. Due anni dopo, ispirata dal film “Sansone e Dalila”, decide di farsi chiamare Dalila. Un amico suggerisce un piccolo cambiamento: Dalila si trasforma in Dalida. Dalida canta. Ha una voce potente, che scuote Parigi, dove non passa inosservata. Viene lanciata in radio. Conosce Lucien Morisse, un produttore. Si sposano nel 1961. Pochi mesi dopo perde la testa per il pittore Jean Sobieski. Dalida abbandona il marito e scappa con lui. Vince un disco di Platino, canta con i più grandi. Continua a mietere successi. Nel 1965 è la cantante più amata dai francesi. L’anno dopo conosce Luigi Tenco. Si innamora perdutamente. Cantano insieme al Festival di Sanremo. La canzone “Ciao amore, ciao” però viene eliminata. Tenco si suicida la sera stessa. Lo trova lei, Dalida. Un mese dopo anche lei prova a togliersi la vita. La salvano per il rotto della cuffia. La sua carriera è trionfale, il pubblico la ama, ma la sua vita privata è l’altra faccia della medaglia. Dalida intraprende un percorso spirituale in Nepal, ma il male di vivere non la abbandona. Nel 1977 tenta ancora il suicidio, viene salvata di nuovo. Festeggia i 25 anni di carriera con un disco di diamante: ha venduto 86 milioni di dischi in tutto il mondo. Torna in Egitto per girare un film. Rivede i luoghi dell’infanzia. È turbata. Al rientro a Parigi è stanca, ha bisogno di tirare il fiato. La sera del 2 maggio del 1987 dice alla cameriera che va a teatro, farà tardi. Non vuole essere svegliata fino alle cinque del pomeriggio successivo. Dalida esce, fa il giro dell’isolato, rientra in casa. Prende un potente cocktail di farmaci. Accanto al suo corpo viene trovato un biglietto: perdonatemi, la vita mi è insopportabile.
Lei è Iolanda Cristina Gigliotti
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