Lei è Gonca. Nasce in Turchia nel 1968. Il padre fa l’insegnante in un piccolo villaggio, Gonca trascorre le giornate nei campi con gli altri bambini. Ha 5 anni. La famiglia si trasferisce a Berlino. Gonca apre la porta della nuova casa. Il verde è scomparso, ci sono solo strade e palazzi. È tutto grigio. Piange per giorni interi, la notte non riesce a dormire. Esce a fare una passeggiata con la mamma, si imbattono in un fiore particolare. Sta sul ciglio della strada, sembra un pon pon. Lo chiamano soffione, il suo nome è dente di leone. Gonca lo coglie, lo porta vicino alla bocca, chiude gli occhi, fa un bel respiro e tira fuori tutto quello che ha dentro. Scatta qualcosa. Si butta nella nuova vita, impara la lingua, stringe nuove amicizie. Ha 20 anni, un diploma in mano e tanta voglia di fare. Va a vivere da sola, frequenta l’università, studia fashion designer, dipinge, lavora come una matta. Passano sei anni. Vola a Istanbul per uno stage. Tra i corridoi dell’azienda conosce Luigi, un italiano. È amore a prima vista. Vivono giorni da favola, il tirocinio finisce, il rapporto continua a distanza. È il 1999. Gonca è incinta, fa le valigie e raggiunge Luigi in Italia. Nasce Leonardo Fatih, tutto va gonfie vele per quattro anni, poi l’amore arriva al capolinea. Piove sul bagnato, viene licenziata. Ha perso tutto, ed è piena di debiti. È di nuovo bambina in una terra sconosciuta, fragile e spaventata. Si sente una fallita, come donna e come madre. Tornano gli incubi notturni, affoga tra le sue lacrime. Il figlio apre la porta di casa. Mamma, guarda cosa ho trovato. Gonca alza lo sguardo, non riesce a credere ai suoi occhi. Sorride. Leonardo stringe tra le mani un dente di leone. Gonca prende il fiore, lo mette in un vaso, poi abbraccia il figlio. Adesso la mamma si rialza e spacca il mondo. Ora Gonca vive sempre in Italia, un paese che ha imparato ad amare. Ha un buon lavoro, collabora con un giornale turco. Parla di donne, di diritti, di vita. I suoi scritti fanno ridere, piangere, pensare. E ogni settimana, cascasse il mondo, si regala un mazzo di fiori.
Lei è Gonca
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