Lei è Giulia. Vive a Trieste, studia all’università, è fidanzata con Riccardo. Condividono studi, amici, divertimento e l’impegno nel volontariato. Giulia è un’educatrice, assiste bambini e ragazzi in difficoltà. Li ama come fossero suoi figli. Passano gli anni, l’amore con Riccardo cresce, prendersi cura degli altri non basta più. Giulia vuole una famiglia tutta sua. Ne parla con il compagno, che reagisce con un bacio appassionato. Passano i mesi. La gravidanza tanto desiderata non arriva. Giulia si sente vuota, inutile. Il suo corpo pulsa di un amore che non sa dove riversare. Il compagno la sorregge. Tesoro, ci sono altri modi per avere un figlio. Giulia non vuole ricorrere alla scienza, resta l’adozione. Si informa, la strada è lunga, ma decide di tentare. Si scontra con la burocrazia, si sottopone a test e valutazioni psicologiche. Mesi e mesi di scartoffie e colloqui, ma la chiamata tanto attesa non arriva. Gli assistenti sociali non danno certezze, deve aspettare e sperare. Giulia è frustrata, il silenzio la logora. Le sue mani fremono. Sono piene di vita, di amore che vuole uscire. Corre in salotto, apre un cassetto, tira fuori colori, bottoni, pezzi di carta, tutto quello che trova. Si piazza davanti a una tela bianca e si lascia andare. La riempie di emozioni, di sudore e di lacrime. Inonda la sua vita di colori, spazza via il grigio che la stava inghiottendo. È il 2015, dopo due anni di attesa, squilla il telefono. Abbiamo trovato i vostri bambini. Giulia e il compagno volano in Brasile, incontrano i piccoli, li stringono tra le braccia e li portano a casa. Giulia si rende conto che il lavoro non riesce a incastrarsi con le esigenze particolari dei suoi figli, che hanno bisogno della sua presenza costante. È costretta a licenziarsi, ma un solo stipendio non basta. Riprende in mano i pennelli e fa un salto nel vuoto. Oggi Giulia lavora come illustratrice, si è inventata un lavoro di sana pianta, compatibile con le necessità della sua famiglia. Disegna, dipinge. I suoi personaggi nascono sulla tela e prendono vita. Li sente tutti come figli suoi, ha trovato un modo di essere una donna gravida e fertile.
Lei è Giulia
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