Lei è Gessica. Nasce a Treviso nel 1969. Cresce in una famiglia unita. Ha 16 anni, la sua mamma viene colpita da un brutto male, chiude gli occhi per sempre. Gessica si rifugia tra le braccia del papà, ma lui è sempre triste, piange, si ammala, si spegne. Gessica resta sola, svuotata, trova conforto nelle cugine e nella zia. Si trasferisce a Padova, poi a Milano. Desidera dei figli più di ogni cosa. Frequenta qualche uomo, ma non trova quello giusto. Si sente persa, sradicata. Gli anni scorrono uguali, la solitudine la divora. È il 2013. Gessica ha 44 anni. Si avvicina il Natale, le prende il panico. Non vuole trascorrere un’altra festa tra lacrime e rimpianti. Entra in un’agenzia viaggi. Trovatemi una destinazione, va bene tutto, purché che sia lontano. Finisce in Kenya, tra bambini scalzi, sorridenti, donne bellissime e colorate. Il cuore di Gessica batte forte. Partecipa a un safari. I bambini sbucano ovunque, si lanciano contro il pulmino, le loro mani sono veloci, curiose, si intrufolano nel finestrino in cerca di cibo. Gessica svuota la sua borsa, è turbata. Finito il safari, si ferma in un villaggio. C’è aria di festa, solo un bimbo se ne sta in disparte, il viso nascosto da un cappellino. Gessica lo avvicina. Il volto del piccolo è ricoperto di ustioni. Gessica è sgomenta, gli offre dei biscotti per strappargli un sorriso. Nel viaggio di ritorno non fa che pensare a lui. Non può abbandonarlo, deve fare qualcosa. Smuove mari e monti, trova un chirurgo italiano che lavora in Africa, il bambino si sottopone a diversi interventi, e alla fine torna a vivere una vita decente. Gessica è fiera, realizzata, felice. I suoi occhi si sono spalancati su una nuova realtà che ha raso al suolo la sua vita e l’ha ricostruita dalle fondamenta. Durante un volo conosce un uomo, parlano, si trovano, atterrano in Africa, mettono radici e non le staccano più. Gessica ha trovato l’amore, la sua dimensione, il suo posto nel mondo. È circondata da bambini, ai quali dà il bacio della buonanotte, e al mattino li guarda mentre vanno a scuola. Ascolta, consiglia, in cambio riceve affetto e amore. Spera di vivere quanto basta per sostenerli negli studi e vederli sistemati. In un villaggio africano, in mezzo a gente africana, ha trovato la felicità.
Lei è Gessica
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