Lei è Franca

Lei è Franca. Nasce ad Alcamo il 9 gennaio del 1948. La sua famiglia è modesta, mamma e papà sono mezzadri. È il 1963. Franca ha 15 anni. È fidanzata con Filippo, il nipote di un boss della zona. Famiglia benestante. Filippo viene arrestato per furto. Il padre di Franca, Bernardo, non ci pensa due volte e rompe il fidanzamento. Filippo e la sua famiglia non la prendono bene. Lo minacciano. Prima a parole, poi con una pistola. Gli bruciano la vigna. Bernanrdo non cede. Passano due anni. Filippo fa irruzione con dodici sgherri in casa di Franca. Il padre non c’è. Franca prova a scappare, Filippo la branca. La madre tenta di difenderla, viene picchiata. Il fratellino di Franca ha 8 anni, si attacca alla gamba della sorella, vuole proteggerla. Non riescono a staccarlo. Li portano via entrambi. Il piccolo viene liberato qualche ora dopo, Franca no. La trascinano in un casolare. Niente cibo. Solo violenza. La stuprano. Poi contattano la famiglia. Franca ormai è svergognata, non ha scelta, deve sposare Filippo. Il padre di Franca dice va bene, ma solo perché è d’accordo con le forze dell’ordine. Bernardo scopre dov’è nascosta la figlia. La polizia fa irruzione nel casolare, libera Franca e arresta Filippo. Bernardo lascia libertà di scelta alla figlia. O il matrimonio riparatore, previsto dalla legge, che garantisce l’impunità al suo stupratore. O il disonore a vita. Franca sceglie di non piegare la testa. Rifiuta il matrimonio. Filippo Melodia viene processato e condannato a 11 anni di carcere, gli ultimi li passa in soggiorno obbligato a Modena, dove viene ucciso. È il 1968. Franca Viola riceve una proposta di matrimonio da un compaesano. Cerca di dissuaderlo. Non ti conviene stare con una come me. Lui insiste. Meglio dieci anni con te che tutta la vita con un’altra. Franca lo sposa e mette al mondo due figli. Il matrimonio riparatore è rimasto in vigore fino al 1981. Io ti stupro, ti sposo, il reato è estinto. Nel 1996 la violenza sessuale in Italia era ancora considerata un reato contro la moralità pubblica e il buon costume, non contro la persona.