Lei è Emily. Studia Architettura a Cambridge, nel Regno Unito. Sta scrivendo la tesi sulla più grande città ecologica della Cina, che si trova nella periferia di Shanghai. Legge carte e libroni, poi decide di vederla con i suoi occhi. Non prende l’aereo, viaggia in treno, a cavallo, sul cammello. È soddisfatta, ha fatto la sua parte per limitare l’inquinamento. Arriva a destinazione. Emily ammira la bellezza di quell’area verde, spende tante belle parole nella sua tesi, si laurea a pieni voti. Il suo impegno le vale un posto di lavoro in Australia. Emily decide di andarci in barca a vela. È la prima volta che si trova nel bel mezzo dell’oceano, ed è bellissimo. Spalanca le braccia, gusta l’aria pulita. D’improvviso c’è un rumore secco, la barca sobbalza, Emily perde l’equilibrio, per poco non cade fuori bordo. Hanno sbattuto contro qualcosa, ma cosa ci può essere in mare aperto? Emily non riesce a credere ai suoi occhi. C’è tanta, tantissima plastica. È disgustata, i membri dell’equipaggio alzano le spalle, non ha ancora visto nulla. Fanno una sosta sull’isola di Tonga. Emily gira per le strade, ogni angolo è invaso da quella stessa robaccia. Gli abitanti erano abituati a usare le foglie come piatti e vassoi, da un giorno all’altro il governo li ha sostituiti con la plastica, e adesso non sanno come smaltirla. Emily si indigna, è inaccettabile! Incrocia un gruppo di bambini. Due di loro tengono un grosso sacco, gli altri raccolgono i rifiuti. Ridono, si divertono, come fosse un gioco. Emily resta di sasso. Si sente piccina, insignificante. Ha passato mesi a studiare l’economia sostenibile, ha riempito pagine di elogi sulle città verdi, ma quei bambini ne sanno molto più di lei. Oggi Emily organizza spedizioni per ripulire gli oceani. Il suo equipaggio è composto da scienziate e studentesse. Raccolgono i rifiuti, studiano le microplastiche, dimostrano quanto sono dannose per la salute delle persone. Non è un problema di altri, chiunque fa il bagno in mare è in pericolo. Il tempo delle belle parole è finito, bisogna agire, ora.
Lei è Emily
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