Lei è Elsa. Vive a Roma. Ha 25 anni. È una ragazza schiva, si mantiene dando ripetizioni, intanto pubblica racconti e sogna di fare la scrittrice. È il 1936. Elsa ripone negli scaffali l’ultimo libro di Alberto Moravia. È rapita, stregata, non ha mai letto niente di più bello. Chiede, si informa, riesce a sedersi alla stessa tavola del famoso scrittore. Elsa ascolta, beve, non spiccica parola. Al momento dei saluti lo guarda dritto negli occhi e gli mette tra le mani le sue chiavi di casa. Seduti sul letto, si raccontano come due libri aperti. Elsa ammira lo scrittore, ma ama l’uomo ancora di più. Si rivedono, ridono, litigano, fanno la pace sulle spiagge di Capri. Elsa vive alla giornata, confeziona i suoi vestiti da quelli dismessi di Alberto. Dice che vuole risparmiare, è solo una scusa per sentirlo addosso. Si scrivono lunghe lettere, Elsa lo prega di lasciare quelle donnette insulse che ancora frequenta. Alberto promette solo una cosa. Ti amerò sempre, Elsina mia. È il 1941. Elsa e Alberto si sposano, vivono in una bella casa, lavorano fianco a fianco. Elsa scrive come una furia, finalmente pubblica il suo primo romanzo. È un successo, ma non se lo gode. Alberto fa tardi la sera, a volte scompare per giorni interi. Elsa si conficca le unghie nel viso, rompe tutto quello che le capita a tiro. Gli rinfaccia i tradimenti, le promesse infrante, minaccia il divorzio, poi esce e gli rende pan per focaccia. Il rapporto si logora, Elsa e Alberto portano avanti due vite distinte. Passano gli anni. Elsa Morante è una famosa scrittrice, la prima donna vincitrice del Premio Strega. Viene accolta ovunque con grandi onori, ma una volta a casa, è sola. Alberto è ancora suo marito, ma è lontano, chissà dove, e con chi. Elsa cerca rifugio tra le braccia di un giovane pittore, ma lo perde in un incidente. La solitudine prende il sopravvento. Si mette a letto, aspetta di morire. Sogna il suo amore perduto, le sembra quasi di sentire la sua voce. Apre gli occhi. Non sta sognando, Alberto è al suo capezzale, le stringe la mano. Ti amerò sempre, Elsina mia.
Lei è Elsa
Altre storie simili:

Cerchiamo nostra sorella data in adozione 30 anni fa
Valentina non lo sa, ma i suoi cinque fratelli non hanno mai smesso di pensare a lei. Sperano di poterla incontrare e lanciano un appello.

DUE ANNI IN EGITTO CON IL BURQA PER RIPORTARE A CASA IL FIGLIO RAPITO DAL PADRE
Kalli ha aspettato il momento giusto, ha preso il suo bambino ed è tornata negli Stati Uniti.

FIGLI MIEI, DIVENTERO’ LA MADRE CHE MERITATE, UN GIORNO SAREMO DI NUOVO INSIEME
Chiara ha avuto una vita difficile, è caduta, si è rialzata, ora lotta per riavere i suoi bambini.