Lei è Eleanora. Nasce a Philadelphia nel 1915. Il padre ha 16 anni. È un trombettista. La madre ne ha 13. Fa le pulizie. Il padre va in guerra. Al ritorno, parte in tournée e abbandona la famiglia. Anche la madre fa le valigie. Va al nord, in cerca di lavoro. Eleonora rimane con la zia a Baltimora. È una bambina. Viene mandata a fare le pulizie nei palazzi e in un bordello. Qui, la tenutaria le fa ascoltare i suoi dischi jazz. Eleanora è rapita dalla musica. Le piace cantare. Sogna. Ha 10 anni. Un vicino di casa la stupra. Lei finisce sotto accusa. Lo ha sedotto. La rinchiudono in un istituto di correzione. La madre riesce a tirarla fuori. Si trasferiscono ad Harlem. Eleonora è un’adolescente sola. Lavora in un altro bordello. Questa volta si prostituisce. Viene arrestata. Sconta 4 mesi di carcere. Esce. Cerca lavoro come ballerina. Durante un’esibizione, si mette a cantare. La sua voce incanta. Comincia a farsi conoscere nei club. Nasce Billie Holiday. È il 1936. Billie incide con il suo nome. La sua voce è drammatica, intensa, carica di emozioni. Lavora con i grandi del jazz. Diventa amica di Lester Young. È la prima cantante di colore a esibirsi insieme a musicisti bianchi. Ma rimane pur sempre una sporca negra. Nei locali deve usare l’ingresso riservato. E restare chiusa in camerino. Non deve farsi vedere oltre lo stretto necessario. È il 1939. Billie sfida le discriminazioni razziali. Canta Strange fruit. Parla del corpo di un nero ucciso e appeso a un albero. Come uno strano frutto. Lo sbatte in faccia a tutti i bianchi che la ascoltano. È il 1941. È una cantante famosa. Conosce Jimmy. Lui è violento. Lei è succube. Dipende in tutto e per tutto da lui. Si sposano. Scopre che lui la tradisce. Muore sua madre. È distrutta. Si droga. Beve. La sua voce ne risente. Ha la cirrosi epatica. La sua salute peggiora. È il 15 marzo del 1959. Lester Young muore. La famiglia non la fa cantare al funerale. Per Billie è un duro colpo. Non si riprende. Viene trovata incosciente nel suo appartamento di New York. La ricoverano. Nella stanza c’è della droga. La arrestano. Muore in ospedale il 17 luglio del 1959. Sola. A 44 anni.
Lei è Eleanora
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