Lei è Daniella. Vive in Colombia. È una ragazza solare e piena di vita. Ama ballare, va pazza per la salsa e la bachata. Appena mette un piede in pista, la musica prende i comandi del suo corpo. Daniella si lascia andare, dimentica ogni cosa, si sente libera e felice. È il 2012. Ha 23 anni, sogna di fare la modella. Partecipa a un concorso di bellezza, passa le selezioni, accede alle finali. Sul palco sono rimaste poche ragazze. Daniella ascolta incredula il verdetto. Ce l’ha fatta, è Miss Colombia. La sua vita cambia. Sfila, conduce programmi televisivi, diventa una star. È il 2020. Daniella entra in ospedale per un’operazione di routine. Niente di preoccupante. Si addormenta serena. Riapre gli occhi. I genitori le stringono la mano, Daniella sorride. La mamma e il papà no. Hanno le lacrime agli occhi, sono a disagio, si guardano intorno come alla ricerca di un aiuto. Interviene il medico. Signorina, ci sono state delle complicazioni. Daniella balbetta. Che significa? Il medico è costernato. Ha avuto un’ischemia, siamo stati costretti a tagliarle la gamba. Daniella solleva il lenzuolo. Si sente morire. Non c’è più, la mia gamba non c’è più! Urla disperata, pensa alla sua vita, alla carriera, è tutto finito. E ballare? Potrò ballare di nuovo? Il medico scuote la testa. È già tanto se camminerà. Daniella vorrebbe spaccare tutto. Stringe i pugni, respira. Non ho intenzione di piangermi addosso, ditemi cosa devo fare per rimettermi in piedi. Passano i mesi, Daniella fa riabilitazione, fisioterapia. Le consegnano la protesi. La indossa, si guarda. Vorrebbe piangere. Invece chiude gli occhi, fa un passo, poi un altro, finché il corpo si muove da solo. Daniella non cammina, balla. Ritrova l’equilibrio, e non esiste altro. Oggi Daniella ha 33 anni, corre, danza, fa immersioni, non rinuncia a nulla. Continua a lavorare come modella, si sente forte e libera come non mai. Per festeggiare la sua nuova vita, ha scritto una lettera. Cara gamba, grazie a te sono andata in bicicletta, ho giocato con i miei fratelli, ho aiutato i miei nonni, ho nuotato fino a essere stanca. Senza di te è più difficile, ma ho capito una cosa. Non si perde quando si cade, ma quando ci si arrende.
Ho perso una gamba, ma non mi fermo: ballo, nuoto, faccio la modella
Dopo una complicazione in sala operatoria, la sua vita è cambiata. Daniella non si è arresa.
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