Lei è Daniela. Vive a Monreale, in provincia di Palermo. È il 2018. Ha 37 anni. Organizza un viaggio a Catania con un’amica per assistere a un concerto. Daniela è moglie, mamma e lavoratrice instancabile. È felice, finalmente un momento tutto per lei. È il 3 novembre. Daniela fa le dovute raccomandazioni al marito, saluta il figlio e parte, sarà di ritorno il giorno dopo. È ora di cena, chiama a casa, nessuno risponde. Riprova, una, due, tre volte, niente. Si preoccupa, telefona ai genitori. Sono agitati, deve tornare, è successo un disastro. Daniela si allarma, suo figlio, suo marito stanno bene? Non lo sanno. Daniela si precipita in stazione, prende il primo treno per Palermo. È in viaggio, prova a richiamare, finalmente, dopo l’ennesimo squillo, il marito risponde. Stai tranquilla sangue mio, stiamo bene. L’uomo era in salotto con il figlio. C’è stato un rumore fortissimo, la veranda è crollata, la cucina si è riempita di fango, è andata via la luce, tremava tutto. Ha fatto appena in tempo a prendere il bambino e scappare ai piani superiori. Si sono salvati per un pelo. Era venuta giù una pioggia torrenziale che ha provocato una valanga. Il terreno dietro casa è crollato. Passano ore. Daniela arriva in stazione, corre dai genitori, ci sono il marito e il suo bambino, li abbraccia, li bacia, si maledice per non essere stata con loro, ma forse è stato meglio così. Se fosse rimasta a casa, sicuramente sarebbe stata in cucina a preparare la cena insieme al figlio. Sarebbero morti. È un miracolo. Passa qualche giorno. Daniela può rientrare nella sua casa, il tempo necessario per prendere le sue cose e portarle via. Non possono più vivere lì, non è sicuro. Daniela trattiene a stento e lacrime, quella casa l’avevano comprata con tanti sacrifici. È il 2020. Daniela e la sua famiglia si sono trasferiti a Palermo in un appartamento in affitto. La loro casa a Monreale è chiusa da 15 mesi, stanno ancora aspettando che il comune la metta in sicurezza, intanto continuano a pagare il mutuo e le spese condominiali.
Lei è Daniela
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