Lei è Daniela. Nasce nel 1980 in provincia di Bergamo. È ancora una neonata, la sua mamma non sta bene. Fanno dei controlli, artrite reumatoide e lupus. Una mazzata per una donna che deve occuparsi di due bambine piccole. Daniela cresce. Guarda la mamma, è fragile, entra ed esce dall’ospedale. Lei e la sorella devono aiutarla a camminare. Ma sua mamma è fortissima, non si arrende mai. Le regala sorrisi e amore. Anche quando i dolori aumentano e non le danno tregua. Anche quando ha un infarto e la salvano per miracolo. È il dicembre 2019. Problemi ai reni, coma, un secondo infarto. Daniela è disperata. Basta, la madre non può andare avanti così. Trova un cardiochirurgo, può operarla, è rischioso, ma le darebbe qualche anno di vita in più. Daniela guarda la madre, lei fa cenno con la testa. Non ha nessuna intenzione di lasciare sole le sue figlie. Danno il benestare e aspettano la chiamata. È il febbraio del 2020. L’ospedale fissa il ricovero, le toglie i farmaci e la prepara per l’operazione. È il 21 febbraio. La madre di Daniela deve essere operata di lì a pochi giorni, ma scoppia l’emergenza coronavirus. Gli interventi non urgenti sono rimandati. Anche quello della madre. È un’operazione delicata, il chirurgo non se la sente di procedere senza il suo staff. La rimandano a casa, ma passata l’emergenza sarà la prima a essere chiamata. È il 29 febbraio. La madre di Daniela si alza dal divano, qualcosa non va. Straparla, non è in sé. Corrono al pronto soccorso. Ischemia cerebrale. La operano e la mettono in terapia intensiva. Daniela si sente morire. Guarda la mamma, debole, forte. Le prende la mano, prega. Passano i giorni. La situazione peggiora. Daniela lotta con lei, tiene duro, piange tutte lacrime che si porta dentro da anni. La sua mamma si arrende. Muore. Aveva 68 anni. Daniela non si dà pace. È arrabbiata. Sua mamma era una donna a rischio ictus, le hanno tolto le cure per una settimana senza poi operarla. Sua mamma non era positiva al coronavirus, ma quel maledetto mostro gliel’ha comunque portata via.
Lei è Daniela
CATEGORIA
PUBBLICATO IL
CONDIVIDI
Altre storie simili:

Lei è Dora
Lei è Dora, ha 85 anni, è nata a Cuenca, in Spagna. Era una cuoca, per seguire la figlia si è trasferita in Italia, a Luserna San Giovanni, nel Torinese.

Cercano il loro vecchio insegnante, scoprono che è malato e solo, fanno a turni per aiutarlo
Lei è Nicoletta Bertorelli, di Torino. Al liceo aveva un professore di filosofia a cui tutta la classe era legata. Umberto Gastaldi era un uomo austero e dolce, capace di

Vi imploro, togliete la pena di morte a mio figlio
Mehdi ha 22 anni. È uno dei 5 ragazzi condannati alla pena capitale in Iran. Ha chiamato il padre dal carcere: “Baba, hanno emesso le sentenze. Non dirlo alla mamma”.