Lei è Cristina. Nasce a Thiesi, in Sardegna, nel 1976. La sua mamma è parrucchiera. Cristina va a trovarla nel salone, osserva i suoi gesti, il suo sorriso. Le trasmettono tanta forza, energia e voglia di osare. Dentro il suo cuore si accende una fiammella. Cristina cresce, si diploma, fa la gavetta nei saloni della città, finché arriva il suo momento. È il 2000. La madre dice basta, io ho dato, sotto a chi tocca. Cristina è pronta, prende le redini del negozio. Intanto conosce Gianluigi, si sposa, mette al mondo due bambini. Si sente fiera, realizzata. È il 2018. Cristina ha un dolore al fianco. Fa un controllo, per scrupolo. Mentre la visitano pensa agli appuntamenti del giorno dopo. Signora, dobbiamo ricoverarla. Trasale. Cosa? Chi ha parlato? I medici la circondano, sono agitati. Cristina prova a recriminare, ma il dolore si fa più forte, le forze la abbandonano. Si risveglia intontita, frastornata, davanti a una sagoma in camice bianco che le sta parlando. Signora, mi ascolti bene, è andata in setticemia a causa di una brutta infezione, se vuole vivere, dobbiamo amputare gambe e mani. Cristina scoppia a ridere. Quell’uomo straparla, non può essere vero. Scusi dottore, cosa sta dicendo, io sono qui per un mal di pancia, è tutto a posto. Lo sguardo del medico non cambia. Cristina si dimena, tenta la fuga. In quell’istante incrocia gli occhi terrorizzati dei suoi bambini. Sono in piedi in un cantuccio, stretti al papà. Si blocca. Davanti a quegli sguardi tutto il resto perde importanza. Si abbandona. L’operazione riesce, ma Cristina è disperata. Ha perso una buona parte di sé, compresa la possibilità di fare il suo lavoro. Ritorna nel salone, per l’ultimo addio. In quell’istante chiude gli occhi, rivede sua madre, il suo sorriso unico, pieno di forza e passione. La fiammella si riaccende, divampa. Cristina si mette a urlare. Non ho le gambe, non ho le mani, ma che diamine, mi rimane la cosa più importante! Oggi Cristina è sempre nel suo salone. Non taglia più i capelli, ma offre alle clienti il bene più prezioso, il suo sorriso. La voglia di vivere è un fuoco che brucia, la alimenta e illumina il suo cammino.
Lei è Cristina
Altre storie simili:

Perdonami figlio mio, quando non ci sarò più prenditi cura degli amici, saranno loro a darti forza
Lei è Alessandra Tocco, 36 anni, di Civitella Casanova, in Abruzzo. Ha scoperto di avere un cancro, da quel momento ha iniziato a scrivere un diario sui social per Marco,

Chiude la storica bottega di famiglia, i clienti lo ringraziano con 100 lettere
L’alimentari di Matteo è stato il punto di riferimento della comunità per mezzo secolo.

Giro il mondo, a tutti domando: cos’è per te la felicità?
Giuseppe Bertuccio D’Angelo è un reporter, voleva scoprire se esiste una formula per essere felici, dopo aver intervistato ogni tipo di persone, ha capito che…