Lei è Clorinda. Vive a Riolo Terme, in Emilia Romagna. Sono i primi del Novecento, Clorinda sposa Luigi, un giovane dagli occhi azzurri e baffoni da sparviero che fa la guardia nel castello del paese. Vanno a vivere nella torretta, e mettono al mondo quattro figli. Luigi ama la moglie, ma non disdegna la compagnia femminile. Il paese mormora, le sue scappatelle arrivano alle orecchie di Clorinda, che accusa il colpo, in silenzio. Gli anni passano, i figli crescono, i tradimenti di Luigi continuano. È il 1930. La gente parla, gira una strana voce. Luigi l’avrebbe combinata grossa, avrebbe messo incinta una donna, e sarebbe nata una bambina! Luigi mette la testa sotto la sabbia e continua la sua vita, come se nulla fosse. Clorinda si tiene tutto dentro, sopporta, patisce, fino a quando, un bel giorno, dice basta. Si veste, esce, e bussa alla porta della malafemmina. Viene accolta in modo rude, l’altra la guarda con aria di sfida. Vedi quella piccina, l’ho avuta da tuo marito, e la tengo con me solo per pietà. Clorinda osserva la bambina. È sporca, vestita di stracci, abbandonata a se stessa. Alza lo sguardo verso la donna. La guarda dritto negli occhi. La sua bocca lascia passare suoni e parole che sgorgano spedite dal cuore. Dalla a me, mi prenderò cura di lei. È sera, Luigi torna dal lavoro, entra in casa, trova la tavola apparecchiata, c’è un posto in più. Chiede spiegazioni. Clorinda parla a testa alta. Questa è tua figlia, da oggi fa parte della nostra famiglia. Luigi abbassa gli occhi, tace. Passano i mesi. La bambina lega con i fratelli, ma Clorinda è sulla bocca di tutte. Che vergogna, che disonore! La figlia del peccato diventa oggetto di scherno. Clorinda ha le spalle larghe, la bambina no. La porta dalle suore, lontano da pettegolezzi e sguardi indiscreti. Va a trovarla la domenica, lavora nei campi per pagare la retta del convento, finché la ragazza, ormai diciottenne trova lavoro come sarta e si sposa. Luigi è andato a fare il cascamorto nei campi elisi, Clorinda è diventata anziana, ha sistemato tutti, anche quella figlia, e finalmente chiude gli occhi serena.
Lei è Clorinda
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