Lei è Chiara. Vive a Livorno, in Toscana. Ha un figlio di 5 anni e un compagno, con il quale ha già pensato di allargare la famiglia. È l’agosto del 2019. Chiara è in vacanza a Riccione, entra nel ristorante dell’hotel, si siede, sfoglia il menù, si guarda intorno mentre il compagno ordina anche per lei. Un uomo la sta fissando, con insistenza. Chiara si imbarazza, distoglie lo sguardo, dà una sbirciata. Lui sta pranzando insieme con un bambino. Non le stacca gli occhi di dosso. Chiara passa il pomeriggio in spiaggia, la sera porta il figlio sulle giostre, il compagno la abbraccia, lei guarda altrove. Eccolo. Lui è poco lontano. E si sta avvicinando. Oddio! Chiara si agita. L’uomo si presenta. Piacere, sono Marco, i nostri bambini giocano insieme. Chiara non riesce ad aprire bocca, per fortuna i due uomini hanno di che parlare. Si salutano e si danno appuntamento per il giorno dopo. Chiacchierano sotto l’ombrellone, prendono un caffè tutti e tre insieme, mentre i figli fanno una nuotata. Chiara fa la disinvolta, poi Marco se ne esce con un complimento sui suoi occhi, e lei va in tilt. I giorni scorrono veloci. La vacanza è finita. Chiara torna a casa, riprende la sua routine, ma quando resta sola, piange disperata. Non ha il suo numero, solo il contatto Facebook. Gli scrive. Marco è sorpreso, ma felice, parlano fino a notte fonda. Passa una settimana. Chiara esce dal lavoro, sale le scale di casa, apre la porta, le lacrime rigano il suo volto. Il compagno è spaventato. Che succede? Perdonami, mi sono innamorata di un altro. Cosa? Lui cerca di farla ragionare. Stanno insieme da nove anni, hanno un figlio, una vita. Vuoi buttare tutto all’aria? Chiara è irremovibile. Il compagno si rassegna e torna a vivere dai genitori. Si comporta da vero uomo, le lascia la casa di proprietà che ha comprato con i suoi soldi. Chiara ha 34 anni. Marco abita in una regione diversa, hanno un lavoro, dei figli, che li tengono lontani durante la settimana. Chissà che sarà, non sa come finirà. Sa soltanto che non poteva fingere e fare finta che. Era una questione di coerenza, e di responsabilità.
Lei è Chiara
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