Lei è Caterina. La chiamano tutti Rina. Lei ha 10 anni. Un fulmine si abbatte sulla sua casa, in Friuli. La distrugge. Passano pochi mesi. È il 1915. Rina e il padre sono in montagna. Lui cade in un burrone. Muore sotto i suoi occhi. Rina amava suo padre. Passa qualche anno. Rina si innamora. Il suo cuore torna a battere. Lui è un bravo ragazzo. Lei è felice. Mancano pochi giorni al matrimonio. Lui muore di tubercolosi. Lei scopre che è affetta da sterilità precoce. Non sarà mai mamma. Rina conosce un uomo. Si sposano. È la prima notte di nozze. Lui la lega al letto. Nuda. La sevizia. Lui non sta bene con la testa. Lo rinchiudono in un manicomio. Rina si trasferisce a Milano. Trova lavoro, fa la commessa in un negozio di stoffe. Il proprietario è siciliano. Lui è un uomo distinto. Rina è brava, ci sa fare. Si amano. Rina è felice. Lui ha moglie e 3 figli a Catania. Dice che con la moglie è finita. Le regala una fede. La presenta in giro come sua moglie. Le voci girano. Arrivano in Sicilia. La moglie fa le valigie, prende i bambini, e si trasferisce a Milano. È l’ottobre del 1948. Rina viene licenziata. Smonta le tende. Trova lavoro in una pasticceria. Lui la cerca. Finiscono di nuovo a letto. Arriva la moglie in pasticceria, le dice di stare alla larga dal marito. È incinta. Aspetta il quarto figlio. È il 29 novembre. Rina non sa come, si ritrova sotto casa dell’amante. Lui è via per lavoro. Lei entra. Ha una spranga di ferro in mano. Colpisce la moglie alla testa. Giovannino ha 7 anni. Si lancia su Rina per difendere la mamma. Tocca a lui. Giuseppina ha 5 anni. Scappa. Piange. Rina la raggiunge. Antonio ha 10 mesi. È sul seggiolone. Un solo colpo. Rina scappa. Si ferma a metà. Respira. Torna indietro. La moglie non è ancora morta. Rantola. Lei la finisce. Poi colpisce di nuovo tutti. Per sicurezza. Torna a casa, si cucina due uova, mangia e va a dormire. La mattina dopo viene prelevata dai carabinieri. L’interrogatorio dura 17 ore. Rina confessa. Viene condannata all’ergastolo. Lei è Caterina Fort, detta Rina.
Lei è Caterina
Altre storie simili:

Sono single, ho adottato un bambino, ora siamo una famiglia
Roberto ha saputo che Michael, un ragazzino di 12 anni, era rimasto solo e viveva in una casa famiglia. Nonostante la paura, sentiva che doveva fare qualcosa per lui.

Senza lavoro a 40 anni, con due figli e il mutuo, in Italia solo porte chiuse: all’estero la nostra vita è cambiata.
Lei è Cristiana. Vive in Puglia, lavora in banca. Ha un ruolo importante, viaggia in lungo e in largo, le piace. È il 2004. Cristiana diventa mamma. Si gode la

Ha la stessa malattia del padre, la sua mamma gli dona un rene e lo salva
Saverio ha 32 anni, rischiava la dialisi. Oggi gioca a calcio, è sposato, ha una figlia.