Lei è Carolina. Vive in un piccolo paese della Sicilia. La sua famiglia è all’antica. Lei no, le regole e la mentalità del posto le stanno strette. È il 2008. Ha 20 anni. Un ragazzo le propone di andare a vivere insieme, lei ha già fatto le valigie. Passa qualche tempo. Il fidanzato è geloso e possessivo, Carolina si ritrova chiusa in gabbia. Sai che c’è? Riempie uno zaino, e tanti saluti a tutti. Parte, questo è sicuro. Deve solo decidere dove andare. Il primo posto che le viene in mente è l’Inghilterra. E sia. Atterra a Londra. Gira per le strade, entra in una caffetteria, i proprietari sono marito e moglie, le offrono un lavoro nel locale, e un letto, a casa loro. Carolina sgrana gli occhi. Che culo! Andata. È notte. Sta dormendo, sente dei rumori, si sveglia, si alza. I padroni di casa stanno facendo sesso, con un’altra coppia. Sono degli scambisti! Carolina non sa se ridere o piangere. Il giorno dopo li becca davanti a una pista di cocaina. Rimane a bocca aperta. Loro sono generosi. Vieni, prova, è buona. Carolina si incazza, manda tutti a fanciulo e se ne va. È di nuovo per strada, senza un posto per dormire. Entra in un pub. Un uomo attacca bottone, Carolina dice che sta cercando lavoro. Se vuoi ti assumo nel mio ristorante, e ti affitto una stanza. Davvero? Ci pensa un attimo, poi si butta. Il lavoro non è male, e la paga è buona. È andata. Passano alcuni mesi. Carolina si sente debole, sviene, ha la nausea. Corre in ospedale, per i medici è sana come un pesce, lei non si fida. Pianta tutto e torna in Italia, ma non ha dove stare. Ingoia l’orgoglio e chiede aiuto al suo ex ragazzo, quello della gabbia. Lui la accompagna in ospedale. Signora, lei è incinta. Carolina è incredula. Altro che malata! Sì, ma adesso che faccio? Il ragazzo ha una proposta interessante. Se vuoi torniamo insieme, ma niente bambini, devi abortire. Cosa? Carolina diventa una bestia, guai a chi le tocca il suo bambino. Ce la faccio da sola, grazie. Fa i bagagli e torna in Sicilia. Ora Carolina ha 32 anni, due figlie, un compagno, una casa. È libera, e felice.
Lei è Carolina
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