Lei è Carlotta. Vive a Santa Maria a Monte, in Toscana. È il 2019. Siede sul divano, prende il telefono, scorre le foto del suo cane scomparso, piange. È passato del tempo, ma il dolore è ancora forte. Carlotta sente un grande vuoto. Si asciuga le lacrime, si distrae guardando i social, dopo un po’ legge un annuncio. In Puglia c’è un cane che rischia di essere soppresso perché è cieco e nessuno lo vuole. Carlotta fissa la fotografia, sente qualcosa di forte. Dietro quegli occhi socchiusi c’è molto di più. Il cuore ha già fatto la sua scelta, ma prima vuole dei pareri. Veterinari ed esperti sconsigliano l’adozione. Quel cane non correrà, non salterà, non giocherà, non darà nessuna soddisfazione, è un caso perso, meglio lasciar perdere. Carlotta guarda quel muso sorridente, beato, trasmette tanta voglia di vivere. Marley arriva dopo qualche mese. Gira per la casa senza paura, annusa, sbatte contro i mobili, scodinzola sempre. Carlotta indossa dei sonagli alle caviglie per portarlo fuori. Hanno detto che è l’unico modo perché la segua. Dura qualche giorno. Poi Marley le va dietro senza bisogno neanche del guinzaglio. Impara subito dove si trovano le ciotole, in poco tempo memorizza la strada di casa. Dopo aver annusato il pallone non c’è verso di levarglielo dalle zampe. Marley corre nei prati, gioca con gli altri cani, salta i fossi, va dietro a tutte le cagnoline, è il terrore dei gatti del vicinato. Percepisce gli ostacoli con l’istinto, e se a volte non prende bene le misure, basta un attento! gridato ad alta voce per rimetterlo sulla giusta strada. Va a sbattere, cade, ma si rialza sempre. Carlotta guarda quella lingua penzoloni, quel muso sorridente. E piange. Piange perché Marley ha inondato il suo cuore di amore, e perché è vero, non è un cane come gli altri, è molto di più. Con quegli occhioni socchiusi ha dimostrato che non c’è un solo modo di vivere il mondo, che si può cadere, ma ci si deve rialzare più forti di prima. Le ha insegnato che la volontà è più potente di qualsiasi disabilità. E che la parola impossibile non esiste.
Lei è Carlotta

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