Lei è Barbara. Vive in un piccolo paese in provincia di Caserta. Ha 38 anni. Apre le pagine di Storie degli Altri, legge il racconto di una ragazza che ha perso la vita per problemi al cuore. Sono parole che le entrano dentro, anche lei è cardiopatica. Lascia un commento. Nonostante la mia malattia, ho avuto una bambina e stiamo bene, per cui mai mollare! Passa qualche ora, riceve una richiesta di amicizia. Barbara storce il naso, non si fida molto dei rapporti che nascono sui social, ma c’è qualcosa in questa Sara che la fa sentire a suo agio. Accetta. I giorni scorrono veloci. Ogni tanto scrive su Instagram, sotto trova un like, un cuoricino di quella ragazza che non conosce. Barbara le scrive. Ciao, posso sapere perché mi hai chiesto l’amicizia. Sara si scusa. Anch’io soffro della tua stessa malattia, e il tuo commento mi ha trasmesso una grande speranza. Sara vive a Torino, è una ragazza giovane, timida, molto spaventata. In lei Barbara rivede se stessa da bambina. Si scioglie. Da quel momento si sentono spesso, anche solo per un saluto, parlano tanto, della vita, del presente, e del mondo che verrà. A pensarci bene è un po’ strano. Non l’ha mai vista, ma la sente come una vecchia amica. Barbara cerca di rimettere i piedi per terra, ma non può, è questione di pelle. È il mese di marzo, scatta il lockdown. Si parlano al telefono per la prima volta. Sara ora ha anche una voce. Barbara è emozionata, manco fosse il fidanzato. Ridono, scherzano, ma c’è qualcosa che non va. Barbara lo avverte. Sara ha la voce spezzata. Piange. Ha paura di morire. Barbara conosce quella sensazione, c’è passata. Guarda amica mia, un pacemaker nel cuore ha i suoi vantaggi, se ti viene un infarto, sei già attrezzata. Umorismo nero, è la sua arma migliore contro le sventure. È ottobre. Barbara guarda il cellulare, è inquieta. Sara non si fa sentire da un giorno. Non è da lei. Deve essere successo qualcosa. Arriva la sera. Squilla il telefono. È il suo numero. È la sua voce, grazie a Dio. Che succede? Sara è sconvolta, la devono operare, subito. È terrorizzata. Volevo solo sentirti. Barbara ricorre al suo humor di donna bionica, e Sara ritrova il buonumore. In questo momento è in ospedale, Barbara vorrebbe tanto essere al suo fianco. Non può. Ma vuole che la sua amica sappia che la sta aspettando.
Lei è Barbara
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