Lei è Antonella. Vive a Molfetta, sul mare pugliese. È una bambina allegra, bada ai tre fratellini e aiuta la mamma in casa, il padre lavora in Germania. Antonella cresce, si iscrive alle Magistrali, vuole fare la maestra d’asilo. È il 1996. Compie 16 anni. La madre chiama i figli a raccolta. Ci trasferiamo da papà. Antonella dice addio alla sua vita, sale sull’autobus, si rannicchia sul sedile, piange di nascosto. Rialza la testa in un paese straniero. Si guarda intorno spaesata. Il padre le corre incontro, le mostra orgoglioso la nuova casa addobbata a festa. I fratelli ridono, i genitori si baciano, la famiglia è riunita. Antonella ingoia le lacrime e va incontro alla nuova vita. Riprende la scuola, si fa nuovi amici, il padre rincasa con una pizza calda, Antonella e i fratelli si buttano sul lettone, mangiano insieme. Per la prima volta i soldi non mancano, il frigo è sempre pieno. Passano i mesi. Il padre si ammala, ha la Sla, Antonella non ha idea di cosa significhi. Lo scopre presto. Il suo papà non cammina più, non riesce neanche a tenere una forchetta. Antonella lo sorregge, lo imbocca, lo accompagna in bagno. Le sue urla di dolore la trafiggono. Si sente impotente, infila la testa sotto il cuscino, piange. Ancora una volta manca il pane in tavola. Antonella rinuncia a uscite, feste, svaghi. Studia, fa le pulizie in fabbrica, dorme nei ritagli di tempo. Compie 18 anni. Festeggia con la famiglia, si gode quei preziosi istanti tutti insieme. Il padre muore poco tempo dopo. Antonella urla disperata, poi si chiude nel silenzio. Il mondo è grigio, privo di senso. L’unica gioia è il tanto sofferto diploma da maestra. Si aggrappa a quella luce, ma non riescono ad arrivare a fine mese. La mamma ha deciso. Si torna in Puglia. Antonella cerca lavoro, il suo diploma tedesco non vale niente, e l’università è troppo costosa. Dice addio al suo sogno. Trova un impiego al supermercato. Oggi lavora ancora lì, si è sposata, ha due figli. La vita le ha tolto tanto, ma l’ha resa una donna forte, capace di affrontare dei sacrifici, e le ha regalato una famiglia, per la quale darebbe la vita.
Lei è Antonella
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