Quali altre donne hanno fatto la storia?
Lei è Anna. Nasce a Roma nel 1908. Il padre è non pervenuto, la madre le fa ciao ciao con la manina e si trasferisce ad Alessandria d’Egitto con un altro uomo. Anna cresce con la nonna e le zie. È una bambina allegra, ama gli animali. La piccola gallina nera che gironzola per casa è la sua migliore amica. Tutte le sere si affaccia alla finestra, guarda l’orizzonte, sogna l’abbraccio della sua mamma. Ha 15 anni. Anna riceve una lettera. Parte, sbarca ad Alessandria, scorge una donna. Mammina! Chiude gli occhi per gustarsi l’agognato abbraccio. La madre le sistema il cappello. Ma dove l’hai preso? È ridicolo. Anna muore di vergogna. Le va dietro. Entra nella sua nuova casa, si ritrova circondata dal lusso, ma non si sente a suo agio. Le manca la nonna, la sua camera e la gallina. Prepara la valigia e torna a Roma. Nonna Giovanna la accoglie a braccia aperte. Ha 18 anni. Fa la comparsa in teatro, assapora il palcoscenico, il sudore nei camerini, il panino tra una prova e l’altra. Ha trovato il suo posto nel mondo. Si parte per una tournèe, Anna è al settimo cielo. La nonna è triste, malinconica. Anna vorrebbe stringerla forte. Non lo fa, si trattiene. Passano sei mesi. Riceve una telefonata. La nonna è morta. Corre a casa, bacia quel volto tanto amato. Ti prometto che vivrò senza rimpianti. Torna sul palco. Anna Magnani non recita, rivive ogni volta nel personaggio. Un uomo bussa alla porta del camerino. È elegante, garbato. Anna lo sposa. Lo ama, viene tradita, lo lascia. Incontra un altro uomo, resta incinta, cresce il figlio da sola, a testa alta. Si dedica alla carriera, conquista il cinema con la sua risata spontanea. A ogni truccatore ripete la stessa cosa. Non togliermi neanche una ruga, le ho pagate tutte molto care. È il 1973. Anna ha 65 anni, è un’attrice affermata, ha lavorato a Hollywood, ha vinto un Oscar, non si è risparmiata. Ripensa a quella bambina smarrita. Vorrebbe abbracciarla, dirle che andrà tutto bene, non è sola. Chiude gli occhi. Sente il profumo della nonna, le sue braccia calde la stringono. Non le lascia più.