Lei è Adriana. Vive a Urbania, nelle Marche. Ha 29 anni. È sposata e ha una figlia. È il 20 novembre del 2005. Adriana riceve una chiamata. Nonna Linda, la donna che l’ha cresciuta come una madre mentre i genitori erano al lavoro, sta male. Adriana si precipita in ospedale con indosso ancora il pigiama. La nonna la riconosce, le sorride, ma i suoi occhi sono lontani. Adriana ha il cuore a pezzi, affonda il viso tra quei capelli bianchi, assapora il loro profumo, sente l’odore di casa, della sua infanzia. La nonna le accarezza il viso. Non preoccuparti tesoro, farò in modo che tu possa ricordare questo giorno come uno dei più belli della tua vita. Adriana scuote la testa. Nonnina mia, è impossibile. Vorrebbe restare stretta a lei per sempre, ma deve tornare dalla figlia che la aspetta a casa. Passa qualche ora. Squilla il telefono. È la nonna. Con un filo di voce la avvisa che sta per essere operata, la saluta, le ripete di non preoccuparsi, ci penserà lei a sistemare tutto. Entra in sala operatoria, e non esce più. Passano due anni. Adriana si sente strana, fa delle analisi. È incinta. Com’è possibile, ho appena avuto il ciclo! Quella gravidanza è un fulmine a ciel sereno. Adriana fa le visite di routine e si prepara all’arrivo di un bel maschietto. È il 19 novembre. Adriana va in bagno. Oddio. Si sono rotte le acque. È disperata, mancano tre settimane al parto, il suo bambino non può nascere adesso! Corre in ospedale. Il travaglio è immediato. Luca viene al mondo nella notte del 20 novembre. Due anni esatti dopo quel giorno tanto triste. Adriana ricorda le parole della sua nonnina, scoppia in lacrime. Luca ora ha 13 anni. È un bambino speciale, e non solo perché è arrivato all’improvviso. È speciale perché è autistico. Perché ha insegnato ad Adriana cos’è la vita, quella vera. Quella fatta di tanti sacrifici, di lotte, di pianti, ma anche di infinito amore. Nonna Linda si è superata. Non solo ha reso quel giorno indimenticabile. Ma le ha fatto anche il dono più grande. Scegliere proprio Luca tra tutti quegli angeli.
Lei è Adriana

CATEGORIA
PUBBLICATO IL
CONDIVIDI
Altre storie simili:

E’ un asso del disegno, parla inglese da quando è nato, ma non trova lavoro perché è autistico.
Lui è Roberto. Nasce nel 2004, in provincia di Napoli. Guarda i cartoni in inglese. È una lingua diversa rispetto a quella che usano mamma e papà, gli piace di

Signor sindaco, abbiamo combinato un guaio, come possiamo rimediare?
Questa è una lettera scritta a mano da 5 bambini, al primo cittadino di un paese sardo.

Scappa dall’Ucraina con il figlio, è sola, disperata, una famiglia italiana le apre le porte di casa
Lei è Anna. Vive a Dnipro, in Ucraina. Ha un figlio che cresce da sola. È una musicista, suona l’oboe nell’orchestra sinfonica. La musica è il suo conforto, la sua