Lancia un appello per ritrovare la sua amica d’infanzia. Dopo 11 ore riceve un messaggio da un altro stato

Lei è Brianna. Ha 7 anni. Va in crociera alle Hawaii con i genitori. Il mare le piace, ma ci sono solo adulti e si annoia a morte. Si siede al tavolo per la cena, è imbronciata, non vuole nulla. Ciao, io sono Heidi, giochiamo insieme? Brianna alza lo sguardo. Davanti a lei c’è una bambina. Capelli neri e un vestito blu pieno di fiori. È così felice che vorrebbe abbracciarla. Si siedono vicine, iniziano a parlare, non smettono più. Brianna trascorre la serata più divertente di sempre, alla fine mette un braccio attorno al collo dell’amica, si fanno una bella foto ricordo. La crociera finisce. Brianna vorrebbe salutare Heidi, ma c’è troppa gente e confusione, non la trova. Torna a casa con le lacrime agli occhi. Qualche giorno dopo, la madre fa stampare le fotografie della vacanza. Brianna prende quella con la sua amica, la conserva con cura nell’album, quando è triste la riguarda. Intanto la vita scorre. È il 2018. Brianna ha 19 anni. Gira per casa, si annoia, le capita tra le mani un vecchio album di foto. Sfoglia. Si blocca. Piange. Non ricorda più il nome di quella bambina, ma ricorda benissimo che le voleva un gran bene. Avevano tante cose in comune, non la vede da anni, ma la considera ancora la sua migliore amica. Ci pensa su. Prende il telefono, pubblica la foto e poche righe sui social. Mi aiutate a trovare la mia amica? Mi manca e vorrei tanto rivederla. Brianna legge i commenti, mette giù il telefono, lo riprende. È un fascio di nervi. Passano undici ore. Hey, ho sentito che mi stai cercando. Brianna guarda il viso di quella ragazza, legge il nome. Heidi. Ecco come si chiamava. È lei non ci sono dubbi. Si chiamano. Anche Heidi si ricorda benissimo di quella magica notte. Ridono, piangono, poi ridono di nuovo. Abitano in Stati diversi, non è facile incontrarsi, ma alla fine si riabbracciano. Ora che l’ha ritrovata, Brianna non ha nessuna intenzione di perderla.