Il gruppo dei cinque giovani si era infilato in un’auto di lusso per una nuova challenge: alternarsi al volante e guidare per cinquanta ore ciascuno.
Nonostante nei video pubblicati dicessero di essere stanchi, non si sono fermati.
Al momento dell’incidente, avevano superato i 120 chilometri orari in pieno centro abitato.
La loro auto si è scontrata contro quella di una mamma, Elena Uccello, che portava con sé il figlio Manuel, di cinque anni.
Lei è rimasta ferita, lui è morto.
L’autista della fuoriserie è ora indagato per omicidio stradale.
Vito, tornato sui social, si scaglia contro follower e giornalisti.
Dice di aver capito le difficoltà della vita, ma di non volersi arrendere.
“Ho scoperto quanto le persone possano essere cattive.
Ho scoperto come la gente segua la massa per la paura di essere giudicata.
Ho scoperto come nessuno voglia sapere come stai, ma cerchi solo di vedere il marcio per vendere l’articolo perfetto.
Ho scoperto come la gente sia interessata a vedere solo l’uno per cento di ciò che si crede, senza voler vedere il resto.
Ho scoperto che la vita è spietata e che nessuno ti aiuta a rialzarti.
Ho scoperto che la gente gode nel vedere qualcun altro fallire, ma non voglio mollare.
Immagino già che si cercherà della malizia in ogni mio gesto: non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire”.