Vedova, senza lavoro, con un figlio piccolo, faceva la badante, i soldi non bastavano, fino a quando è arrivato il reddito di cittadinanza, che le ha salvato la vita e le ha permesso di curarsi.
Aveva ritrovato la dignità, che sente di aver perso nel momento in cui le è stata comunicata la sospensione del Reddito attraverso un semplice messaggino ricevuto sul telefono.
E ora?
“Nel 2017 mio marito è morto e mi ha lasciata sola, con un figlio piccolo, e senza lavoro.
Lui aveva lavorato in nero, quindi non avevo diritto alla pensione di reversibilità.
Ho provato a fare la badante, ho toccato il fondo e ho chiesto aiuto alla chiesa.
Loro mi hanno aiutata pagando qualche bolletta, ma non ci stavo dentro con l’affitto e ho ricevuto lo sfratto.
Per fortuna è arrivato il reddito di cittadinanza: 800 euro, che mi bastavano per le spese essenziali: cibo, farmaci, affitto e bollette.
Avevo ritrovato la dignità: riuscivo a gestire la mia vita, senza elemosinare aiuti in giro.
Quando ho ricevuto il messaggio di sospensione del Reddito sono caduta nello sconforto. Che ne sarà di me? Della casa? Di tutto.
Con quello di Luglio ho pagato l’affitto, ora ho pochi euro che userò per mangiare e per le bollette di agosto. Ma poi?”