Nel suo primo giorno come bagnina ha salvato 5 persone nella spiaggia libera di Sabaudia, nel Lazio.
Dice che spesso la difficoltà maggiore è riuscire a farsi ascoltare dai bagnanti.
“Era il mio primo giorno come bagnina, la corrente era forte, aveva creato una buca profonda circa 3 metri.
Ero ancora vestita con la divisa da lavoro, quando ho visto un signore che stava passeggiando nell’acqua cadere in quella voragine.
La corrente lo trascinava verso il largo ed era chiaro che non sapesse nuotare. Il figlio e la moglie si sono tuffati per tirarlo fuori, ma anche loro sono stati trascinati via.
Non c’era tempo da perdere, mi sono tuffata vestita e li ho riportati tutti e tre a riva.
Non ho fatto in tempo a prendere fiato che ho visto due giovani in difficoltà. Mi sono tuffata di nuovo.
Uno dei due ragazzi è riuscito a uscire dall’acqua da solo, il secondo ho dovuto trascinarlo io.
A ripensarci è stata una giornata molto faticosa: ho passato tutto il tempo a chiedere di fare attenzione ai bagnanti.
Spesso non danno ascolto a me e ai miei colleghi perché ci vedono troppo giovani”.