Mentre tornava a casa alle 3 di notte passate dopo il lavoro, è stata aggredita da un uomo che voleva derubarla.
Maria ha provato a difendersi, poi un negoziante vicino ha fatto scappare l’aggressore.
Se l’è cavata con 30 giorni di ricovero in ospedale.
Nonostante tutto, Maria pensa positivo e non si lascia abbattere.
Si farà aiutare da uno psicologo per superare il trauma, ma vuole continuare a vedere il buono nelle persone.
E non ha nessuna intenzione di scappare da Milano: sarebbe una sconfitta personale.
“Avevo appena finito di lavorare e stavo tornando a casa di notte, quando ho sentito dei passi dietro di me e uno strattone alla borsa.
Aveva occhi feroci, ho urlato e provato a difendermi, ma mi sono ritrovata a terra e non ho idea di come sia successo.
Mi ha calpestato un polso, poi mi ha trascinata per le gambe e una parte del mio viso ha strusciato contro l’asfalto.
Avevo le sue mani su naso e bocca, stavo soffocando, per fortuna è arrivato Francesco, un negoziante vicino.
Lo ha spaventato con un’asta di ferro e lo ha fatto scappare, abbiamo chiamato polizia e ambulanza: ho passato 30 giorni in ospedale.
Sono provata, ma penso positivo. Voglio sempre vedere il buono nelle persone, e scappare da Milano sarebbe una sconfitta personale.
A volte ho gli incubi e mi sembra di rivivere quei momenti, ma mi farò aiutare da uno psicologo: no alla paura”.