Lei è Eleonora. Vive a Milano. Ama suonare. È un bisogno viscerale, innato. Appoggia il violino tra mento e spalla, chiude gli occhi, lascia che la musica scorra attraverso il suo corpo, la sua anima. Appena può si iscrive al Conservatorio. Non vede l’ora di passare le giornate immersa nel suono del violino. Lo impugna, le dita scorrono, l’emozione cresce. Un colpo secco la riporta sulla terra. Ha steccato. Il professore la bacchetta, i compagni ridacchiano. Eleonora ci riprova. Qualche volta va bene, altre sbaglia. L’errore non la spaventa, ma gli sguardi di sufficienza che la circondano, e il clima competitivo, le tolgono il fiato. Eleonora impara le regole, poi vorrebbe metterci del suo, esprimere quello che ha dentro. Non può. I canoni da rispettare sono rigidi, non lasciano spazio a interpretazioni. Eleonora si sente in gabbia. E non è l’unica. Vede tanti ragazzi mollare, perdere entusiasmo e fiducia, fino a odiare lo strumento che amavano. Non si scoraggia, anzi è ancora più determinata a farcela. Stringe i denti, dà tutti gli esami, intanto dentro di sé coltiva un sogno. Ha 24 anni. Si diploma. Eleonora non vuole suonare nelle orchestre, fa una scelta precisa. Diventa insegnante. Dà lezioni a bambini e ragazzi. E lo fa con un metodo tutto suo. Prima cerca di capire la persona che ha di fronte, di conoscere la sua storia personale e le sue attitudini. Poi insegna le regole e l’esercizio quotidiano, ma non si concentra sull’errore, non cerca il suono perfetto, l’obiettivo è aiutare i suoi allievi a trovare il loro stile personale. A sentire la musica e farla scorrere attraverso le dita. A esprimersi, comunicare e divertirsi, senza sentirsi giudicati. Oggi Eleonora ha 30 anni. Invita gli studenti a casa, mangiano e suonano insieme. Appena può organizza viaggi e ritiri immersi nella natura. Sa che non c’è un metodo giusto e uno sbagliato, ognuno deve trovare e scegliere il suo. Lei l’ha fatto. È felice di aver creato un posto in cui la gioia che si prova nel suonare, è più importante di quell’unica nota sbagliata.
insegno ai miei allievi che LA MUSICA NON è SOLO REGOLE, MA ANCHe gioia e LIBERTà di espressione
Altre storie simili:

Lei è Irene Scaringi
Lei è Irene Scaringi, make-up artist pugliese. Trucca le donne senza fissa dimora di Bari. Vedersi diverse dal solito per un giorno, non cambia la vita, ma può essere la

Lui è Alessio Boni
Lui è Alessio Boni. Ha cercato la sua strada, ha sbagliato, è caduto, si è rialzato. L’ha trovata per testardaggine, perché ci ha creduto, perché, come ha detto al Corriere:

Una vita a lavorare senza mai fermarmi, poi all’improvviso l’infarto. Per fortuna c’era mia moglie
Lui è Salvatore. Ha 59 anni, vive in Svizzera. È sposato, ha due figli. È un imprenditore, lavora senza sosta. È uno abituato a mangiarsi la vita, a divorarla. Non