Lei è Francesca Matina, ha 31 anni, è originaria di Lampedusa.
Si stava godendo una giornata in barca quando ha visto un barchino pieno zeppo di migranti schiantarsi sugli scogli.
Martina sentiva le loro urla, vedeva il loro panico negli occhi.
Ha preso il salvagente e si è tuffata. È riuscita a salvare 4 persone.
Con l’aiuto di un motoscafo che era nei paraggi e poi della Guardia Costiera, tutte le 48 persone sono state portate in salvo.
Francesca è arrabbiata. Non con quegli uomini e quelle donne disperati che si mettono in viaggio affidandosi alla sorte, ma con chi non fa nulla per affrontare in modo dignitoso e umano la situazione.
Si sente abbandonata.
Ma non smetterà di accogliere, di tendere la mano a chi chiede aiuto. Lei, i lampedusani, gli italiani, ce l’hanno nel sangue.
Si stava godendo una giornata in barca quando ha visto un barchino pieno zeppo di migranti schiantarsi sugli scogli.
Martina sentiva le loro urla, vedeva il loro panico negli occhi.
Ha preso il salvagente e si è tuffata. È riuscita a salvare 4 persone.
Con l’aiuto di un motoscafo che era nei paraggi e poi della Guardia Costiera, tutte le 48 persone sono state portate in salvo.
Francesca è arrabbiata. Non con quegli uomini e quelle donne disperati che si mettono in viaggio affidandosi alla sorte, ma con chi non fa nulla per affrontare in modo dignitoso e umano la situazione.
Si sente abbandonata.
Ma non smetterà di accogliere, di tendere la mano a chi chiede aiuto. Lei, i lampedusani, gli italiani, ce l’hanno nel sangue.