Lei è Annarita, vive a Pagani, in Campania. È una bambina energica, non sta mai ferma. Cade spesso, ogni due passi perde l’equilibrio. Annarita si spaventa, evita di camminare il più possibile. Ha 6 anni. Si iscrive a danza classica. Fa un saltello, una giravolta. La paura scompare, si muove sicura, non cade più, anzi, vola. Annarita cresce danzando sulle punte. Un giorno sente una fitta alla schiena, il dolore è lancinante. I medici parlano di scoliosi. Signorina, si scordi la danza. Annarita ci prova, stringe i pugni, i denti, ma ogni volta che vede un ballerino, il suo corpo freme. Potrebbe esplodere. Annarita non resiste. Mette la musica, alza il volume. Balla. Con tutto il corpo, con tutta l’anima. Il giorno dopo è bloccata a letto. Fa controlli più approfonditi. Scopre che è tutta colpa di una malattia rara. Peggiorerà, limitando sempre di più i suoi movimenti. Annarita non ci sta. Torna in pista, ma il ballo accentua la sua camminata ancheggiante. Annarita cade a terra stremata. Si vergogna da morire. Prende il tutù, le scarpette, chiude tutto in un cassetto e getta la chiave. Esce il meno possibile, ha paura a fare anche una piccola passeggiata. Si sente vuota, persa. È il 2021. Annarita scopre che esiste una scuola di danza per persone con disabilità. È titubante, non vuole cucirsi addosso quell’etichetta, ma il richiamo è forte. Bussa alla porta. Gli esercizi sono tosti, mirati. Annarita scopre l’esistenza di muscoli che non pensava di avere. Le sue gambe diventano più forti, la sorreggono in lunghe camminate, la portano sino sul palco dei campionati paralimpici. Annarita sale sul podio, stringe la medaglia del primo posto. Piange. Oggi ha 28 anni, si è laureata, la danza continua a essere la sua cura migliore. Indossa senza vergogna i tutori che prima tanto odiava. Viveva la disabilità come un limite. Ma quando l’ha accettata, si è sentita finalmente libera. Ha aperto le ali e ha spiccato il volo.
Ho una malattia rara, non camminavo quasi più, da quando ballo è come se volassi
Annarita aveva paura a fare un passo, ora ha vinto i campionati paralimpici di danza.
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