Lui è Boris. Vive a Roma. È un bambino tenace, affronta la vita a muso duro. Scopre di essere dislessico, fa tanta logopedia, e se ogni tanto inverte le lettere, ci ride su. La separazione dei genitori è un pugno nello stomaco, Boris cambia case, scuole, non ha punti di riferimento. Ha se stesso. E si piace. Lo urla in faccia ai compagni che gli danno della femminuccia. Boris se ne frega. Vuole essere libero. Diventa un modello curvy. Odia stereotipi e pregiudizi. Ha 18 anni. Scopre di avere un tumore. Boris ingoia lacrime e paura. Affronta l’operazione, si rimette in piedi con le sue forze. Passano dieci anni. Dicono che il mostro è tornato, e questa volta ci sono metastasi in tutto il corpo. Faranno il possibile. Boris si sforza di sorridere, non ci riesce. Prova a prendere a pugni il nemico, non ha più forze. Ha solo paura. Tanta. Boris è stanco. Di colpo tutto gli sembra inutile. Lui è inutile. Si mette a letto, chiude gli occhi. Spera di spegnersi e basta. Sente del fiato sul collo, qualcosa di umido gli lecca il viso. È Nala, la sua cagnolina. Vuole uscire. Boris si gira dall’altra parte. Nala abbaia, salta sul letto. Boris è costretto ad alzarsi. Prende il guinzaglio, esce. Quando torna punta il divano, ma Nala ha fame. Boris si trascina in cucina. Ogni volta che pensa di non avere le forze per fare qualcosa, Nala ha voglia di giocare. Lo lecca, gli fa le feste, non lo lascia solo un istante. È l’unica cosa che lo spinge ad alzarsi, vestirsi, uscire. A compiere piccole azioni che poco alla volta rimettono in moto il suo corpo e la sua mente. Finché un giorno Boris apre la porta di casa, sente l’aria fresca sul viso, spalanca le braccia. È vivo. E vuole vivere. Riprende la cura, più forte e determinato di prima. È tutto merito della sua cagnolina. Boris vuole fare qualcosa per ripagarla. Organizza un ricevimento, e sposa Nala. È un matrimonio simbolico, un gesto provocatorio verso chi maltratta gli animali. Un inno all’amore puro e disinteressato, che non ha genere o etichette. Oggi Boris ha 32 anni. Continua a combattere, Nala è al suo fianco.
HO SPOSATO IL MIO CANE: È UN AMORE PURO, E LEI MI HA SALVATO LA VITA
Boris ha 32 anni, vive a Roma, ha deciso di fare un gesto simbolico e provocatorio per ringraziare la sua Nala, e lanciare un messaggio a chi maltratta gli animali.
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