Lei è Simona Aiello, 51 anni, insegna italiano e storia nell’Istituto Marconi Galilei di Torre Annunziata, in Campania.
Prima si chiamava Salvatore, sapeva di essere una donna, ma non aveva mai avuto il coraggio di essere se stessa.
Quando ha iniziato il percorso di transizione, i suoi studenti sono stati i primi a sostenerla e incoraggiarla.
L’hanno sempre rispettata, a prescindere dal genere.
Hanno dimostrato maturità, e come dice al Corriere, tanta umanità.
Prima si chiamava Salvatore, sapeva di essere una donna, ma non aveva mai avuto il coraggio di essere se stessa.
Quando ha iniziato il percorso di transizione, i suoi studenti sono stati i primi a sostenerla e incoraggiarla.
L’hanno sempre rispettata, a prescindere dal genere.
Hanno dimostrato maturità, e come dice al Corriere, tanta umanità.
“Sono passata da professore a professoressa, ed è stato del tutto naturale, anche per i miei alunni.
Mi hanno sempre rispettata. Certo i commenti stupidi non mancano mai, però sono stati davvero pochi.
Nella fase della transizione, ho iniziato con piccole cose: un giorno indossavo gli orecchini, un altro mettevo lo smalto.
Si sono subito abituati, anche senza domande dirette, hanno compreso la mia situazione.
Mi hanno supportata, fatta sentire parte di loro. Non ho mai subito atti di violenza verbale per la mia identità.
E quando mi sono presentata vestita da donna mi hanno mandato messaggi per incoraggiarmi.
Mi hanno accolta come io accolgo le loro storie difficili”.