HO APERTO I SOCIAL E MI SONO MESSO A NUDO: COSA SIGNIFICA AVERE 20 ANNI E NON SAPERE SE AVRAI UN FUTURO

Lui è Lorenzo. Ha 21 anni, vive a Napoli, in Campania. È sotto la doccia, nota un bozzo sulla gamba. I medici parlano di linfoma. Lorenzo non è sicuro di cosa sia. Alla parola chemio il cuore gli schizza in gola. Dev’esserci un errore, è troppo giovane, non può avere un tumore! Il buio prende il sopravvento. Lorenzo pensa ai progetti, alla scuola, gli amici, le vacanze. Darebbe qualsiasi cosa per riavere la sua salute, essere spensierato e godersi tutto. I problemi, le piccole cose di cui si lamentava, di colpo hanno un altro valore. La vita ha un altro valore. Lorenzo sente qualcosa dentro che scalpita. Vuole parlare, buttare fuori. È un bisogno primordiale. Prende il telefono, si piazza davanti alla telecamera. Parla a ruota libera della malattia, di se stesso, di cosa significa avere vent’anni e non sapere se si avrà un domani. Il futuro è diventato un’incognita che lo tormenta, eppure Lorenzo ci si aggrappa, vuole scoprirlo, viverlo. Pubblica un video dopo l’altro, condivide le sue giornate in ospedale, la chemio, la radio. Che diciamocelo, sono un vero schifo. Lorenzo si sente uno straccio. E lo dice, in modo trasparente, senza filtri. Ho perso tutto, anche le sopracciglia, ci rido su. La malattia non è una vergogna. Ogni parola che pronuncia, è un pezzetto di paura che esce dal suo corpo, e si trasforma in qualcosa di buono. Perché la gente risponde, ringrazia. Ci sto passando anch’io, i tuoi video mi danno la forza di andare avanti. Mia mamma ha un tumore, grazie a te si sente meno sola. Lorenzo legge tra le lacrime. Sente che sta portando avanti la sua battaglia, e quella di tante altre persone. Non è solo. Nessuno lo è. E allora, anche se il cancro è davvero una brutta bestia, un motivo per sorridere c’è sempre. Oggi Lorenzo ha 22 anni, si è laureato. È passato del tempo dall’ultima chemio, ancora fatica a capire cosa ha sconfitto. Ma di una cosa è certo. La vita è spaventosa, fragile, e tanto bella.