Lei è Consuelo. Ha 42 anni, vive a Mantova, in Lombardia. Lavora come infermiera. È una persona allegra e vivace. Entra in reparto e tutti sorridono, dicono che ha l’anima di mille colori. È il 2007. Consuelo si sente spenta, triste, sembra un’altra persona. Si spaventa. Fa tanti esami. Dicono che è depressa e anche bipolare. È un colpo al cuore. Consuelo non riesce a fare più nulla, è costretta lasciare il lavoro che tanto amava. Si stringe alla famiglia, per distrarsi torna in Brasile, nella terra in cui è nata. Consuelo si guarda intorno. Il clima è gioioso, le donne indossano gioielli enormi e coloratissimi. Li osserva incantata. Nel suo cuore si accende una fiammella. Compra del filo, perline colorate e crea collane, orecchini, anelli. Si concentra sulle dita che si muovono e non pensa ad altro. Per un po’ si sente meglio, poi quella roba che la sta divorando diventa più forte. Consuelo ha bisogno di cure specifiche. Torna in Italia. Passa le giornate a letto, imbottita di farmaci. A un certo punto la sua mano destra comincia a tremare. Consuelo mette insieme i pezzi. Un pensiero le toglie il respiro. Fa esami più approfonditi e purtroppo quel pensiero diventa realtà. Bipolarismo e depressione erano i sintomi di qualcosa di ancora più brutto. Consuelo ha il Parkinson. E ha solo 50 anni. Può lottare finché vuole, ma sa che la malattia non farà che peggiorare, finché di lei cosa resterà? Consuelo si sente persa. Ma solo per un istante. Non vuole sprecare tempo prezioso a cercare una risposta. Prende i materiali portati dal Brasile e ricomincia a creare. Mentre infila le perline una dietro l’altra, la sua mano è ferma, la mente è lucida. Esistono solo lei e la sua fantasia, nient’altro. Oggi Consuelo ha 57 anni. La malattia le ha tolto la memoria, l’equilibrio, i riflessi. Ma non le toglierà mai la gioia di vivere.
Ha il Parkinson, ma quando crea i suoi gioielli, smette di tremare
Consuelo ha 57 anni, ha perso l'equilibrio, i riflessi, la memoria, ma non la gioia di vivere.
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