Lei è Fiorangela. Vive a Salerno, studia Economia, lavora e gioca a pallavolo. Ha tanta energia, non si ferma mai. È il 1995. Fiorangela ha 22 anni. Si sente strana, sulla gamba compare un grosso livido nero. Tira dritta, ma la stanchezza aumenta. Fiorangela fa tanti esami. I medici hanno gli occhi lucidi. Ha la leucemia. Promettono che faranno di tutto per salvarla. Fiorangela balbetta, quante speranze ci sono? Il silenzio è una lama affilata. Inizia la chemioterapia. Perde tutti i capelli. Ha le unghie nere. Non riesce a stare in piedi. Fatica anche a respirare. Ogni volta che quel liquido entra nel suo corpo, si sente morire. Fiorangela ha paura, cerca qualcosa a cui aggrapparsi. Chiude gli occhi. Immagina di essere un’eroina che lotta contro un mostro. Sogna di sconfiggere il nemico. Spera di farcela anzi, ci crede. Non pensa alla nausea che la costringe a correre in bagno ogni minuto, ma a quanto sarà bello avere di nuovo i capelli lunghi. Mentre il suo corpo si sgretola, immagina di tornare in campo al fianco delle sue compagne, piena di energie. Il dolore la attanaglia, Fiorangela sogna di indossare la corona d’allora e di festeggiare la laurea con i suoi amici. Tiene duro e supera la chemio. Poi la aspetta un trapianto di midollo. È chiusa in una stanza. Sola, a pezzi. I sogni la tengono insieme. Sono il suo scudo, la sua corazza. Fiorangela si sente forte, pronta per affrontare il nemico a viso aperto. Non è una malata, è una ragazza con tutto il futuro davanti. La lotta dura mesi, finché un giorno i sogni diventano realtà. Ha vinto. Oggi Fiorangela ha 49 anni. È tornata a giocare a pallavolo, si è laureata, lavora in una multinazionale. Vive come un treno che non fa fermate. Ha fondato un’associazione, aiuta i malati oncologici a realizzare piccoli e grandi sogni. Incontrare il Papa, volare in elicottero, indossare la divisa da poliziotto. Sono solo alcuni di quelli che ha trasformato in realtà. Perché i sogni sono speranza, e la speranza è vita.
Ha avuto la leucemia, è guarita, ora aiuta i malati a realizzare piccoli e grandi sogni
Incontrare il Papa, agente di polizia per un giorno: sono alcuni dei desideri realizzati.
Altre storie simili:

Mi prendo cura di mio fratello disabile, ma ho paura: cosa ne sarà di lui, quando non ci sarò più?
Lavora nella meccanica, ha una passione per la musica, sente il dovere di generare empatia.

Un ristorante ti può sbattere la porta in faccia solo perché sei celiaca?
Valentina ha 31 anni, voleva mangiare fuori, non ha potuto. Si è sentita discriminata.

Accoglie nella sua chiesa donne, uomini e bambini che non hanno una casa
Daniel è un parroco del Belgio, distribuisce cibo, coperte, aiuta senzatetto e migranti.