È madre di Flavio, un ragazzo di 19 anni con la sindrome di down che frequenta l’istituto alberghiero.
Ha scritto una lettera per ringraziare Vincenzo, il professore che ha proposto a suo figlio di fare alternanza scuola lavoro nel suo ristorante.
Lo ringrazia perché con il suo gesto è stato capace di andare oltre la retorica dell’inclusione, e di passare ai fatti.
Regalando tanta felicità a Flavio.
“Carissimo prof, è da anni che sento discorsi sull’integrazione dei ragazzi diversamente abili, ma quasi mai si passa ai fatti.
Lei invece non ha esitato, ha proposto questa esperienza a mio figlio e io vedo la felicità nei suoi occhi.
Flavio mi racconta sempre quello che fa, e quando lo vedo lavorare nelle foto mi sento felice e orgogliosa.
Un giorno, all’improvviso mi ha detto: mamma, sai che qui sono tutti buoni con me?
Ecco, per voi sarà la normalità, ma per un ragazzo come Flavio, questo è qualcosa di speciale.
Lui vuole lavorare, sentirsi utile, realizzare qualcosa di buono per la collettività.
Anche lui vuole sentirsi gratificato, importante, realizzato.
La ringrazio perché sta facendo vivere a mio figlio queste sensazioni.
E perché grazie a gesti come il suo, la vera inclusione si fa più concreta, vicina e reale”.