Lei è Lucia Palermo, di Caserta.
Ha partecipato a un concorso pubblico, ma è stata giudicata non idonea perché ha avuto il cancro.
Oggi Lucia sta bene, lo dicono anche i suoi medici, fa tutti i controlli necessari, ma quando li avrà finiti, non potrà più tentare di realizzare il suo sogno, perché avrà superato il limite d’età previsto per i concorsi.
Lucia vuole che questa discriminazione abbia fine.
Ha lanciato una petizione per chiedere di rivedere le norme che regolano il diritto all’oblio oncologico.
Ha partecipato a un concorso pubblico, ma è stata giudicata non idonea perché ha avuto il cancro.
Oggi Lucia sta bene, lo dicono anche i suoi medici, fa tutti i controlli necessari, ma quando li avrà finiti, non potrà più tentare di realizzare il suo sogno, perché avrà superato il limite d’età previsto per i concorsi.
Lucia vuole che questa discriminazione abbia fine.
Ha lanciato una petizione per chiedere di rivedere le norme che regolano il diritto all’oblio oncologico.
“Ho avuto un cancro al seno nel 2021. Mi sono operata, ho fatto le terapie, oggi sto bene.
Ho partecipato a un concorso pubblico per diventare psicologo nella Guardia di Finanza.
Sono stata giudicata non idonea perché ho avuto un tumore.
Ho superato tutte le prove mediche, per gli oncologi sono in grado di svolgere qualsiasi attività, eppure per la legge sono ancora una malata.
Le norme equiparano chi ha avuto un tumore a un pregiudicato.
Bisogna modificare il decreto per impedire che queste ingiustizie si ripetano.
Finché le leggi continueranno a rendere un inferno la vita di chi ha lottato contro un cancro, esserci salvati sarà servito a poco”.