Era una promessa della ginnastica, un incidente l’ha costretta a rinunciare al suo sogno.
Giulia è finita in sedia a rotelle, ma non si è arresa, ha guardato oltre l’ostacolo e ha iniziato a fare nuoto.
Bracciata dopo bracciata ha ritrovato se stessa. Ora sogna le paralimpiadi in Francia.
L’incidente le ha chiuso tante porte, ma come dice al Corriere, non tornerebbe mai indietro.
Le alternative ci sono, sempre.
“Avevo 16 anni, ero una ginnasta a un passo dai mondiali, poi durante un allenamento è cambiato tutto.
Mi sono spezzata una vertebra, e in poco tempo mi sono ritrovata in sedia a rotelle.
È stato uno shock, ma non volevo darmi per vinta, volevo reagire.
Ho smesso di pensare a quello che avevo perso, mi sono concentrata su ciò che potevo ancora fare.
Ho detto addio alla ginnastica, e mi sono appassionata al nuoto. Nell’acqua potevo muovermi da sola, mi sentivo libera.
Nella vita è importante crearsi più alternative. L’incidente mi ha chiuso tante porte, ma me ne ha aperte altre.
Bisogna riuscire a guardare oltre il buio, perché la luce c’è, sempre.
Per questo non tornerei mai indietro. Non esiste una Giulia prima e dopo l’incidente. Sono sempre io”.