Lei è Ether. È vice sceriffo in Florida, negli Stati Uniti. È una persona forte e decisa. È il 2021. Sta tornando a casa, la strada è deserta. D’improvviso l’auto sbanda. Ether tiene il volante ben saldo, frena, ma le gomme slittano. L’auto si ribalta. Finisce dritta in un fosso. Ether grida, la voce non esce. Prova a muoversi, un dolore lancinante le attraversa il corpo. È intrappolata dentro le lamiere. Ether cerca di restare lucida, ma gli occhi si chiudono, la mente si offusca. Le sembra di sentire dei rumori, poi qualcosa la afferra. Ether distingue una sagoma, due braccia enormi la stringono. Sono calde, accoglienti. Ho chiamato i soccorsi, resisti, andrà tutto bene. La voce continua a parlare. Ether si sente cullata come nel grembo della mamma. È al sicuro. Passa un tempo che sembra infinito. Sente delle sirene. Attorno a lei c’è movimento, gente che urla, mani che la afferrano. Ether ha paura. Vorrebbe restare tra quelle braccia, per sempre. Andrà tutto bene, stai tranquilla. Al suono di quella voce Ether si rilassa. Riapre gli occhi. È in ospedale. Controlla mani, gambe, c’è tutto. I medici l’hanno presa per i capelli, ma se quell’uomo non l’avesse aiutata, non ce l’avrebbe fatta. Ether sgrana gli occhi. Di colpo ricorda. Dov’è, voglio vederlo, ringraziarlo. Nessuno lo sa, sembra scomparso. Poco alla volta Ether si rimette in piedi. Cerca quell’angelo che le ha salvato la vita, ma non lo trova. Ogni volta che ha gli incubi, risente la sua voce e si tranquillizza. Passa un anno esatto. Ether esce con la famiglia per festeggiare quella che chiama la sua seconda vita. Tutti però sono agitati, fremono come se nascondessero qualcosa. Ether è confusa. D’improvviso spunta una sagoma. È un uomo altissimo, le braccia robuste. La saluta. La sua voce è calda, dolce. Ether sente una scossa. Il corpo si muove da solo. Va incontro allo sconosciuto, sprofonda nelle sue braccia, e si sente al sicuro. Quell’angelo si chiama Julius, e le ha salvato la vita.
Ero incastrata tra le lamiere della mia auto, un uomo mi ha salvata e tenuta stretta fra le sue braccia
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