Lui è Alessandro. Vive a Verona, in Veneto. È un tipo egocentrico, non accetta di sbagliare. E se capita, non è colpa sua. È il 2005. Alessandro ha 20 anni. Si iscrive a paracadutismo. Superata la strizza, prova libertà, bellezza e onnipotenza. Si lancia ogni week end, vuole diventare il migliore. È il 2009. Il tempo non è buono, ma Alessandro si sente invincibile. Salta. Il cielo azzurro, le nuvole, il terreno che si fa vicino, troppo vicino. C’è un botto, poi buio. Alessandro apre gli occhi. Qualcuno parla, è la sua mamma, ma non riesce a vederla. Nell’atterraggio qualcosa è andato storto, si è schiantato a una velocità pazzesca. È rimasto in coma settimane, tornerà a camminare, ma è cieco. Alessandro piange. Si rifiuta di accettarlo. Poco alla volta si rimette in piedi, ma è pieno di rabbia. Un giorno qualcuno lo trascina a una conferenza di Pnl, la programmazione neuro linguistica. Alessandro ascolta incredulo. Ognuno è responsabile di ciò che gli succede nella vita, anche le situazioni più negative hanno un risvolto positivo. Quelle parole fanno male, non vuole ascoltarle. Si obbliga. Gli serve, lo sente. Alessandro esce da lì frastornato. Un po’ per gioco, un po’ no, prova a mettere in pratica i consigli che ha sentito. Perde il treno, invece di imprecare, ci ride su. Commette un errore. Non inventa scuse, accetta di essere sgridato e pensa a come rimediare. Si sforza di trovare sempre il lato positivo, e più lo fa, più gli capitano cose belle. Un anno dopo l’incidente, Alessandro quasi non si riconosce. Ha smesso di pensare solo a se stesso, e d’improvviso, nonostante il buio non si sente più solo. È grato per la vita che ha, desidera fare qualcosa di bello per se stesso, e per gli altri. Prende lo zaino e parte. Viaggia solo, ripone la sua vita nelle mani di chi incontra. È un atto di fiducia verso l’umanità, un modo dare speranza a chi attraversa un periodo difficile. Dopo quasi tre anni e novanta paesi visitati, Alessandro ha la conferma. Il mondo è un bel posto, pieno di gente buona.
Diventa cieco, trova la luce e gira il mondo da solo
Alessandro faceva paracadutismo, dopo un brutto atterraggio ha perso la vista, era pieno di rabbia, per cambiare prospettiva si è messo in viaggio e ha scoperto che...
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