Guida gli autobus da neanche due settimane.
Mentre era in servizio, un uomo ha cercato di violentare una ragazza sui sedili del bus.
Gabriele ha mantenuto il sangue freddo, è riuscito a salvarla e ad evitare il peggio.
Ha fatto il suo dovere, di autista e di essere umano.
“Stavo guidando l’autobus, era pieno giorno, a un certo punto ho sentito delle grida fortissime.
Ho guardato nello specchietto: un uomo aveva scaraventato una ragazza contro il vetro, la toccava, mentre lei urlava disperata.
Mi sono messo a urlare, lui si è spaventato e ha mollato la presa. La ragazza è corsa verso di me.
Piangeva, a stento riusciva a parlare. Vederla così sconvolta mi ha stretto il cuore.
Ho fermato il bus e bloccato le porte per non far scappare quell’uomo e ho chiamato i soccorsi.
Penso che il tizio non ci stesse tanto con la testa. Mi ha chiesto perché non proseguivamo il viaggio. Io ho preso tempo, per non agitarlo.
Mi tremavano le mani. Quando sono arrivati i carabinieri, ho capito che era davvero finita.
Spero che adesso la ragazza stia bene, mi dispiace molto per quello che le è successo.
Non sono un eroe. Ho fatto quello che dovrebbero fare tutti di fronte a una persona in difficoltà”.