Ha sentito la vicina gridare. Non ci ha pensato un istante. Ha fatto irruzione nella sua casa, ha fermato e fatto arrestare l’uomo che la stava aggredendo.
Il balordo è accusato di rapina, lesioni e tentata violenza sessuale.
La donna è sotto shock, ma è salva.
Bruno, dice al Corriere, lo rifarebbe.
Solidarietà e umanità.
“Ho sentito gridare la vicina, sono uscito, era in terra sul pianerottolo, disperata, con la faccia insanguinata.
Un uomo l’aveva seguita, era entrato in casa dietro di lei, l’aveva molestata e malmenata.
Era ancora dentro casa, ma nessuno aveva il coraggio di fare qualcosa, di entrare.
Non c’era tempo da perdere. Sono corso a prendere la pistola. È una scacciacani innocua che però sembra vera.
Lui era in camera da letto. Gliel’ho puntata contro e si è messo paura. Sembrava drogato.
L’ho fatto uscire e l’ho tenuto in piedi in corridoio. I carabinieri sono arrivati in pochi minuti.
Non c’era tempo di avere paura, lo rifarei.
Conosco la signora da tanti anni, è come una sorella, i sui bambini mi chiamano nonno. Qualcosa bisognava fare”.