Purtroppo a volte può capitare che Ettore, muovendosi, rimuova la cannula che gli permette di respirare.
Qualcuno deve essere pronto a rimettergliela nel giro di pochi minuti, altrimenti rischia la vita.
Noi abbiamo frequentato un corso e siamo in grado di farlo. A casa è già successo alcune volte.
A scuola invece gli operatori sanitari che dovrebbe occuparsi di lui, non sono formati per eseguire quella manovra specifica.
Questo obbliga noi genitori a prendere continui permessi dal lavoro pur di consentire a nostro figlio di andare a scuola.
Molte famiglie con le stesse difficoltà rinunciano e tengono i figli a casa. Ma non è giusto.
Ettore è un bambino come gli altri, andare a scuola è un diritto che nessuno può negargli”.
Loro sono Elisa e Riccardo, vivono a Rossano Veneto.
Hanno un figlio, Ettore, un bimbo di 6 anni con una malattia rarissima che comporta la paralisi dei nervi facciali.
Chi si prende cura di lui deve saper eseguire, in caso di emergenza, una manovra specifica per salvargli la vita.
La Aulss 7 di Bassano del Grappa ha messo a disposizione della scuola degli operatori sanitari, ma nessuno di loro ha la formazione giusta per eseguire la manovra.
Riccardo ed Elisa sono quindi costretti a fare a turni per stare in classe con il figlio perché sono gli unici capaci di soccorrerlo.
Basterebbe che il personale sanitario seguisse un corso apposito, ma chi se ne dovrebbe occupare?
I genitori hanno presentato una diffida alla Aulss, hanno sollecitato il sindaco e l’assessore regionale alla Sanità.
La responsabilità però come spesso capita, non è mai di nessuno.
Per ora Elisa e Riccardo devono arrangiarsi da soli.