In 10 anni ha cambiato diversi lavori, nessuno le ha mai offerto un contratto.
L’ultima proposta: 11 ore di lavoro al giorno come babysitter per 400 euro al mese.
Emanuela ha rifiutato.
Continua a cercare, e sperare di non essere costretta a lasciare la sua città.
“Mi hanno offerto due lavori come babysitter: uno per 350 euro al mese per 7 ore al giorno, l’altro 400 euro per 11 ore, entrambi in nero.
A conti fatti avrei guadagnato poco più di un euro all’ora. Ho rifiutato e la risposta è stata: beh, allora stai a casa.
Come se fosse colpa mia. La verità è che qui cercano schiavi, non dipendenti.
Questo succede anche in altri settori, un’offerta simile mi è stata fatta sia da un grande supermercato, che nella ristorazione.
Mi chiedo dove siano i controlli da parte dello Stato. Perché nessuno fa niente per impedire queste situazioni?
Lavoro da 10 anni e non so cosa sia un contratto, non ne ho mai visto uno.
Con 400 euro al mese, come si vive? Siamo un Paese che torna indietro invece di andare avanti.
Mia madre mi dice di partire, di pensare al mio futuro come hanno fatto altri, ma non ce la faccio a lasciarla sola.
Io spero ancora di trovare qualcosa di buono nella mia città: stiamo parlando di una metropoli, non di un paesino”.