“Ci siamo conosciute sui banchi di scuola, è bastato uno sguardo per capire che saremmo diventate grandi amiche.
Chiacchieravamo, bisticciavamo, facevamo girare la testa ai ragazzi, ci divertivamo un sacco.
Una volta sposate passavamo ore al telefono, avevamo sempre qualcosa da raccontarci.
Poi entrambe abbiamo perso i mariti, siamo rimaste sole, la nostra amicizia era l’unica cosa che dava un senso alle giornate.
A quel punto è bastato uno sguardo per capire che la pensavamo allo stesso modo.
Siamo andate a vivere insieme nella stessa casa di cura. Ci vediamo ogni giorno, ed è meraviglioso.
Se siamo tristi o non ci sentiamo bene, ci basta sedere nella stessa stanza e nel giro di qualche minuto stiamo già ridendo a crepapelle.
Niente può separarci. Continueremo a essere amiche anche in paradiso, è sicuro”.
Chiacchieravamo, bisticciavamo, facevamo girare la testa ai ragazzi, ci divertivamo un sacco.
Una volta sposate passavamo ore al telefono, avevamo sempre qualcosa da raccontarci.
Poi entrambe abbiamo perso i mariti, siamo rimaste sole, la nostra amicizia era l’unica cosa che dava un senso alle giornate.
A quel punto è bastato uno sguardo per capire che la pensavamo allo stesso modo.
Siamo andate a vivere insieme nella stessa casa di cura. Ci vediamo ogni giorno, ed è meraviglioso.
Se siamo tristi o non ci sentiamo bene, ci basta sedere nella stessa stanza e nel giro di qualche minuto stiamo già ridendo a crepapelle.
Niente può separarci. Continueremo a essere amiche anche in paradiso, è sicuro”.
Loro sono Kathleen Saville e Olive Woodward, 90 anni, del Regno Unito.
Si sono conosciute a scuola nel 1941. Sono migliori amiche da ottant’anni.
Dopo essere rimaste vedove hanno deciso di trasferirsi nella stessa casa di riposo.
Il segreto di un’amicizia così lunga?
Come dicono loro: “Non aspettare che sia sempre l’altro a venire da te, fai tu la prima mossa”.